“Nel momento del bisogno il Terzo Settore è sempre chiamato a collaborare e ogni volta presta il suo sostegno, ma spesso non riceve nulla in cambio, se non lusinghieri ringraziamenti che però lasciano il tempo che trovano e non aiutano a sostenere e valorizzare tutto l'impegno del volontariato in mezzo alla popolazione".
A parlare è Elio Lingua, presidente ACLI Cuneo, in un appello accorato rispetto alla disastrosa situazione del settore: in provincia è a rischio la sopravvivenza dei vari circoli territoriali affiliati, quasi senza aiuti economici da inizio pandemia e attualmente non compresi nelle diverse forme di "ristoro" governative.
Nei mesi scorsi anche le ACLI - quelle che dopo il lockdown della scorsa primavera avevano riaperto, ovviamente - hanno fronteggiato le spese aggiuntive relative all'applicazione scrupolosa delle direttive di protezione sanitaria emanate, ben consce che i 260 circoli rappresentano in molti territori della provincia l'unico baluardo contro l'abbandono e la solitudine. Ora, però, chiedono più attenzione da parte del Governo.
"Siamo disposti a continuare a lavorare sodo, nel rispetto della legge e di tutte le norme sanitarie ma non accettiamo decisioni che risultano solo penalizzanti, non aiutano a sostenere i territori e mettono a rischio la crescita, la democrazia e la coesione sociale" conclude Lingua.
















