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Curiosità | 05 novembre 2020, 09:33

Al Caffè Letterario di Bra si legge “Matrimonio di convenienza” di Felicia Kingsley

Un libro con tutti gli ingredienti giusti che devono esserci in una storia d’amore e anche di più

Al Caffè Letterario di Bra si legge “Matrimonio di convenienza” di Felicia Kingsley

A volte capita di finire un libro senza nemmeno accorgersene. È il caso di “Matrimonio di convenienza” di Felicia Kingsley (Newton Compton). L’ho letto davvero tutto d’un fiato.

La storia è un mix perfetto di tutti gli ingredienti giusti che devono esserci in una storia d’amore. A partire dai protagonisti che fanno un percorso di crescita personale, prima di iniziare un cammino di coppia, passando per madri odiose, contesti familiari alquanto singolari, disavventure ed un contorno di amici e conoscenti tutti da scoprire.

La trama è quella di una commedia colorata di rosa. Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e colleziona insuccessi in amore. Un giorno, però, riceve una telefonata dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona, la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un’enorme ricchezza. Ad una condizione: che sposi un uomo di nobili natali.

Il caso vuole che l’avvocato di Jemma segua un cliente che non naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone.

Ma che cosa può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama girare per casa nuda, con un compassato lord inglese? Apparentemente nulla… I due non potrebbero essere più diversi, eppure rappresentano la soluzione perfetta ai loro problemi. Servirà un matrimonio di convenienza, un’unione di facciata per permettere ad entrambi di ottenere ciò che vogliono.

La protagonista non immagina che cosa l’aspetta una volta arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità, inviti, ricevimenti e un’odiosa suocera aristocratica. Jemma da sola, con l’aiuto dell’unica amica che trova in mezzo a tante snob con la puzza sotto il naso, vorrà cambiare, migliorarsi, per sé ma anche per… suo marito.

E anche Ashford si scioglierà con quella ragazza del tutto fuori dagli schemi, che gli sa tenere testa, che con i suoi modi grossolani, ma diretti gli ha incrinato una serie di certezze. Eh sì, perché dopo tante schermaglie, dopo aver trovato una sorta di equilibrio in quell’enorme tenuta, tra un evento mondano e una serata di beneficienza, per entrambi arriva il momento di confrontarsi con i propri sentimenti.

Ovviamente non sarebbe un romanzo perfetto se non ci fosse un intoppo prima del lieto fine. In questo caso, ce ne sono due: il primo ha un nome, Portia. La ex che pensa di aver ancora qualche diritto su Ashford. Il secondo invece è un “colpo di fortuna” che potrebbe anticipare il divorzio, se mai ce ne fosse ancora bisogno…
Che dirvi ancora di questo romanzo?

Nulla, solo che dovete leggerlo!

Silvia Gullino

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