L'emergenza pandemica condiziona anche il 78esimo anniversario della battaglia di Nowo Postolajowka, del 20 gennaio 1943.
Tuttavia, a Saluzzo, la Sezione Ana Monviso, guidata dal presidente Piergiorgio Carena, ha comunque voluto ricordare i caduti della Divisione Cuneense sul campo di battaglia russo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una battaglia che segnò la totale inadeguatezza del nostro esercito per una guerra in tali condizioni: basti pensare che la battaglia di Nowo Postolajowka ebbe una durata di circa trenta ore, combattuta esclusivamente da truppe italiane, senza il concorso, seppur minimo, di reparti o mezzi corazzati alleati.
Lo scontro impegnò alcuni reparti della “Julia” e l’intera “Cuneense”.
Della "Cuneense" furono quindicimila, all'incirca, gli uomini partiti per il fronte della Russia soltanto qualche mese prima della battaglia. Di essi, faranno ritorno in patria solamente in 1.500.
Migliaia di Caduti, ai quali stamattina Saluzzo - come tutti gli anni - ha voluto rendere omaggio. In forma ristretta, rispetto alle consuete modalità, ma comunque sentita.
Di fronte al monumento all'Alpino che non è tornato, in corso Beato Giovenale Ancina, l'alzabandiera, la deposizione di corona d'alloro e una breve allocuzione del presidente Carena.
Presenti alla cerimonia anche il sindaco della Città di Saluzzo, Mauro Calderoni e il vicesindaco Franco Demaria.
La Santa messa che tradizionalmente segue al cerimoniale d'onore è stata rinviata a data da destinarsi.