Nell’anno della Pandemia il Piemonte ha raddoppiato il numero delle case messe all’asta.
Lo rivela il “Rapporto semestrale sulle aste immobiliari” redatto dal Centro Studi Sogeea, che ha calcolato come negli ultimi sei mesi del 2020 gli immobili messi all’asta nel nostro Paese sono cresciuti del 63,5 per cento.
È questo uno dei tanti “effetto Covid” sull’economia che ha messo a dura prova le famiglie che hanno un mutuo da pagare.
I dati dimostrano come sia sempre la fascia di reddito medio-bassa a pagare il tributo più rilevante alla crisi: il 66 per cento delle abitazioni all’asta ha un prezzo inferiore ai 100 mila euro.
Considerazione che si evidenzia anche per la nostra provincia: consultando il portale astegiudiziarie, dove sono quasi duecento gli immobili all'asta in Granda, concentrati principalmente in comuni fuori dal capoluogo: Nucetto, Priola, Montaldo Mondovì, Monteu Roero, Bagnolo Piemonte. I prezzi base vanno da meno di tremila euro - per esempio per una abitazione a Vezza d'Alba - ad un massimo di 360 mila euro. Tra le base d'asta più corpose ci sono abitazioni a Boves, Torre Bormida, Mondovì e anche un fabbricato a Gaiola.
La regione Piemonte è quarta per aumento di case all’asta negli ultimi mesi a livello nazionale. Prima ci sono Lombardia, Lazio, Sicilia e poi appunto il Piemonte che ha visto raddoppiare la sua quota rispetto al periodo precedente.
Tra le province piemontesi spicca Alessandria, che risulta essere la quinta in Italia per numero di case all’asta.


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