Nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 marzo, come prevedono i nuovi programmi di Educazione Civica ed a conclusione dello studio affrontato sui temi delle Rocce e Minerali nelle prime del liceo scientifico, la professoressa Silvia Garaventa docente di scienze dell'I.I.S. Arimondi Eula di Savigliano ha invitato, per un incontro in DAD, il presidente dell'Associazione Italiana Contro l'Amianto Armando Vanotto. Il Presidente stesso è stato esposto all’amianto e si batte dal 2005 per il riconoscimento, agli ex esposti e alle loro famiglie, delle malattie professionali da esposizione all'amianto e per il ricordo degli operai vittime dell'amianto (il 28 aprile si commemora la "Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto"); fa anche parte del Comitato Nazionale Amianto che, con altre Associazioni, si incontra in delegazione con i vari Enti come INPS e INAIL ed i Ministeri del Lavoro e dell' Ambiente e della Salute.
Il signor Vanotto, dopo una breve presentazione, ha riassunto la storia dell'amianto, conosciuto già dai tempi antichi (Plinio il Vecchio in Naturalis Historia fu il primo a scriverne) sia per le sue buone caratteristiche tecniche quanto per la sua pericolosità rispetto alla salute dei cavatori.
Ha poi parlato della propria esperienza personale sia come lavoratore presso l'allora FIAT ferroviaria, attuale ALSTOM, sia come delegato sindacale FIOM promotore di iniziative per alleggerire l'ambiente di lavoro dalle sostanze nocive in particolare dall'amianto, ai tempi usato massicciamente nelle carrozze costruite nello stabilimento: oltre a far parte di diverse associazioni ha più volte incontrato parlamentari e politici locali per sensibilizzare sul tema e proporre alcune soluzioni per lo smaltimento dell'amianto ancora presente soprattutto nelle coperture dei tetti.
I ragazzi sono rimasti particolarmente colpiti dalla quantità di metri quadrati rilevata e stimata come ancora presente in particolar modo nelle coperture degli edifici e quindi esposte agli agenti atmosferici in grado di corrompere e trasportare le pericolose fibrille di amianto. Si stimano infatti siano ancora presenti in Italia 48 milioni di mq (8 mq per ogni cittadino) dopo 30 anni dalla legge 257/92! Sono altresì ancora presenti vecchie condutture dell'acqua potabile anch'esse in Eternit che in Italia sono circa 6 km per cittadino.
Un altro argomento che ha interessato i ragazzi è stato quello dello smaltimento: oggi L'Eternit viene portato in Germania nelle cave dismesse con alti costi del trasporto su gomma (6000 camion da 40 tonnellate ciascuno all'anno), quando si potrebbe smaltire in Piemonte nelle nostre cave e miniere dismesse censite allo scopo dall'ARPA Piemonte.
Gli studenti hanno infine posto alcune domande su come risolvere la questione della rimozione ed eliminazione delle suddette scorie ed alcuni di essi hanno esposto le esperienze raccolte su questo tema in famiglia.











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