E' calato ieri, domenica 21 novembre, il sipario sull'edizione 2021 del Festival dei Giovani Musicisti Europei a Mondovì.
A chiudere la rassegna delle matinées in musica è stato il quartetto Eliot, composto da Maryana Osipova (violino), Alexander Sachs (violino), Dmitry Hahalin (viola), Michael Preuß (violoncello): nazionalità diverse (Canada, Russia e Germania), uniti dalla passione e dalla stessa formazione a Francoforte.
Un’edizione di rinascita, dopo la pandemia, che ha saputo restituire al pubblico l'emozione della musica a stretto contatto con gli artisti, grazie alla location, la sala del circolo di lettura di Piazza che, consente di cogliere appieno espressioni della musica e dei musicisti.
I componenti del quartetto Eliot, presentati dal giornalista Paolo Roggero, hanno proposto al pubblico una trascrizione di Benjamin Godard dei Kinderszenen di Robert Schumann, la Serenata Italiana di Hugo Wolf e lo “Streichquartett” op. 135 n. 16 di Ludwig Van Beethoven, regalando infine l'elegia per il quartetto d'archi "Crisantemi" di Puccini.
"È stata un’edizione difficile, dura, per noi organizzatori, sia per le restrizioni legate al Covid 19 che ci hanno complicato tantissimo la vita, sia dal punto di vista del reperimento delle risorse per questa ripartenza. Eppure ce l’abbiamo fatta e anche quest’anno abbiamo proposto quattro matinée di straordinaria qualità musicale – spiega in una nota stampa dell'associazione "Linus Cultura", il direttore artistico, Lutz Lüdemann –. L’apertura con Sophie Pacini, il concerto dei giovani Piemontesi, le voci di Osimo e il Quartetto Eliot, tutti concerti di grandissimo valore, i musicisti hanno dimostrato il loro livello, e il pubblico ha risposto, riempiendo la sala in ogni appuntamento. Anche nell’ultimo concerto, con il Quartetto, tutti i posti disponibili sono stati occupati. Questa è una grande soddisfazione sia per me che per mia moglie Maria Grazia e Maria Luisa Milanese, da sempre al mio fianco nell’organizzazione di questa kermesse. Le ringrazio per lo straordinario lavoro fatto insieme. In più, la formula scelta dalla pianista Pacini, con il concerto commentato puntualmente dall’interprete, rappresenta una risorsa da approfondire in futuro, per chi mi succederà. È il momento di annunciare la mia intenzione di passare la mano. Il festival continuerà, ma non sarò io a proseguire. È in corso un dialogo con l’Academia Montis Regalis e con il Comune di Mondovì affinché questa manifestazione, che è diventata una bella tradizione monregalese, continui a portare in città le giovani eccellenze europee".















