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Attualità | 10 gennaio 2022, 13:03

"I non vaccinati sviluppano esattamente la stessa malattia di un anno fa. I contagi? Saliranno ancora" [VIDEO]

Ad evidenziare la situazione attuale e la sua continua evoluzione il dottor Giuseppe Lauria, Primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo. Tra i ricoverati tanti vaccinati positivi, che entrano per altre patologie ma che vanno trattati come pazienti Covid, con pesanti ripercussioni organizzative

Da sinistra a destra il dottor Andrea Sciolla, il caposala Mauro Giraudo e il dottor Giuseppe Lauria

Da sinistra a destra il dottor Andrea Sciolla, il caposala Mauro Giraudo e il dottor Giuseppe Lauria

Siamo tornati al Pronto Soccorso di Cuneo dopo diversi mesi in cui il numero di accessi di pazienti Covid era decisamente poco significativo.

Ora, la sensazione è di essere tornati indietro di un anno. C'è grande movimento. E tanta stanchezza. "Siamo tornati a rimettere tutti i dispositivi di protezione. Questo la dice lunga sulla situazione attuale", ci dice Mauro Giraudo, infermiere caposala del Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Con lui il dottor Andrea Sciolla, responsabile della Struttura semplice del Pronto Soccorso.

La ultime settimane, purtroppo, ci hanno infatti riportati ai momenti peggiori di questi due anni di pandemia, perché siamo nel pieno di una nuova ondata. Che, come evidenzia il primario, il dottor Giuseppe Lauria, aumenterà ancora, almeno per le prossime due settimane, con numeri in preoccupante aumento. Lo dicono anche i dati dell'occupazioni di posti letto, ormai ben oltre il 20% in terapia intensiva e molto vicini alla soglia del 30% in area medica.

E' lui a rispondere alle nostre domande. 

Parte della situazione attuale è imputabile alla variante Omicron, estremamente contagiosa e, forse, meno grave. "E' difficile da dire, perché si sta diffondendo su una popolazione per la stragrande maggioranza vaccinata", spiega Lauria. "Sui pazienti non vaccinati la malattia è esattamente la stessa della prima ondata. Abbiamo tanti ricoveri di vaccinati con sintomi lievi, che entrano in ospedale per altre patologie. Ma vanno comunque trattati nei reparti Covid, costringendoci ad una gestione molto pesante e difficile".

Lauria parla di quelle che saranno le prossime due settimane e sottolinea, come già aveva fatto in passato, come siano ancora troppi gli accessi impropri, tali da congestionare l'attività.

 

Barbara Simonelli

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