Da domenica in Piemonte torna in vigore lo “stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi”.
Lo ha deciso la Direazione opere pubbliche, difesa del suolo, Protezione civile, trasporti e logistica della Regione Piemonte, all’interno del quale ricade anche il sistema Anti incendi boschivi.
La decisione è stata presa sulla base del livello di pericolo e dei dati forniti dal Centro funzionale regionale, operativo presso l’Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale.
In altri termini, tutto nasce dalle condizioni climatiche che hanno portato, nonostante la stagione, a condizioni estremamente pericolose e potenzialmente favorevoli all’innesco di incendi boschivi.
Da domenica, quindi, sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l'innesco di incendio, ed è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.
Alcuni esempi: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. Così come, al tempo stesso, è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.
"Per la prevenzione degli incendi – sottolinea l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi - è fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole.
Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo.
Fornendo informazioni il più possibile precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo agli operatori di intervenire con tempestività".
Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2 mila, oltre alle sanzioni penali.
Il Sistema Antincendi Boschivi AIB della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni di rischio.
"Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore Gabusi – va agli oltre 5000 volontari organizzati in 217 squadre che costituiscono il corpo Antincendi Boschivi regionale e che proteggono ogni giorno i nostri territori e le nostre comunità con un impegno e una capacità la cui eccellenza è riconosciuta in tutta Italia".