A Dronero è ripreso questa mattina, lunedì 28 febbraio, alle ore 8.30 lo sciopero da parte dei lavori delle Falci, storica e rinomata azienda produttrice di utensili per l'agricoltura.
"Stiamo continuando a non avere risposte da parte dei dirigenti - spiegano segretario provinciale generale Bruno Gosmar della UILM e Pierandrea Cavallero della Fiom Cgil -. Questa è la terza giornata di raduno fuori dell'azienda e in questo fine settimana non è cambiato nulla. Ai lavori va tutto il nostro supporto, non abbiamo intenzione di mollare".
Sia al mattino (dalle 8.30 alle 9 e dalle 10 alle 10.30) che al pomeriggio (dalle 15 alle 15.30 e dalle 17 alle 17.30) i lavoratori si sono nuovamente fermati. Lo sciopero ha avuto inizio in quanto l'azienda ha deciso per la disdetta di tutti gli accordi presi nel corso della sua storia con i sindacati, in particolare di quello risalente al 1954 che prevedeva premi sul salario dei lavoratori.
Anche dopo le rassicurazioni fatte venerdì sul futuro delle Falci da parte di Andrea Romano, presidente Cda e rappresentante legale dell'azienda dronerese, da parte dei lavoratori continuano comunque a rimanere il timore e l'incertezza su ciò che realmente sarà.
Giorni fa sulla pagina Facebook del Comune questo messaggio: "In relazione a quanto sta accadendo alle Falci di Dronero l'Amministrazione comunale segue con attenzione l'evolversi della situazione e si dichiara disponibile nell'ascoltare le parti e a partecipare o agevolare eventuali tavoli di confronto tra proprietà e rappresentanze sindacali. Falci è parte della storia di Dronero e in tal senso suo patrimonio sociale e storico."
Il sindaco Mauro Astesano domani pomeriggio, martedì 1° marzo, riceverà i delegati sindacali per un confronto sulla situazione dell'azienda.














