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Politica | 19 marzo 2022, 18:47

"Pronti a prenderci il Comune": ItalExit Cuneo sostiene Beppe Lauria nella corsa a sindaco

Oggi (19 marzo) la presentazione della sede cuneese del movimento di Gianluigi Paragone; Lauria: "Cuneo deve cambiare radicalmente registro dopo questi 20 anni di amministrazione senz'anima"

"Pronti a prenderci il Comune": ItalExit Cuneo sostiene Beppe Lauria nella corsa a sindaco

"Pronti a prenderci il Comune": nelle giornata di oggi (19 marzo) ha avuto luogo l’inaugurazione della sede provinciale di Italexit con Paragone a Cuneo, sita in via Castellani 9.

Alla presenza di Alessandro Balocco, segretario provinciale, e Franco Trivero, vice responsabile regionale, militanti e simpatizzanti del movimento hanno dato il via alla campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Beppe Lauria.

"A Cuneo, nell'ultimo anno, si è fatto un grande lavoro di concretezza e disobbedienza civile, che sono il sale della democrazia - ha detto Trivero - . Stiamo asssistendo alla trasformazione della nostra democrazia: puoi pensare quel che vuoi, ma devi fare ciò che vogliono gli altri. Che sia chiaro, non ci può essere democrazia senza libera circolazione d'idee".

Entusiasta Balocco: "Oggi presentiamo prima di tutto la nostra sede, un'oasi di libertà aperta a tutti, dove progettare il futuro - ha detto il rappresentante provinciale, ricordando tutte le manifestazioni realizzate nei mesi, partite da quella contro il coprifuoco - . Ma anche il candidato sindaco che abbiamo deciso di appoggiare; Beppe è una garanzia, nelle nostre battaglie c'è sempre stato sin dall'inizio. E dopo sei consigliature, è ora di farlo sindaco!"

Beppe Lauria, 'decano' di lungo corso della politica cittadina, si è mostrato particolarmente commosso nel prendere la parola: "Negli ultimi anni sono stato abituato a fare le cose da solo perché sono stato additato come scomodo nel mettere sempre i cittadini davanti al bene mio e del mio eventuale movimento o partito. Ma oggi, davanti a voi, sento il peso della responsabilità".

Lauria ha definito i prossimi mesi di campagna elettorale "una battaglia cruda e difficile, dove ci sarà in gioco il concetto di libertà di questo paese oltre che la città". Uno scontro ideologico - ma inevitabilmente calato nel concreto della politica cittadina - , quindi: "Il mondo che conoscevamo noi vecchi non c'è più, e può anche non importacene, ma la battaglia che dobbiamo fare è per i nostri figli".

"Stiamo cercando di imbastire un discorso con altre forze sulla nostra lunghezza d'onda - ha continuato il candidato, chiarendo di volersi identificare come un 'sindaco gaudente', dopo decenni di sindaci tristi - . Cuneo deve cambiare radicalmente registro dopo questi 20 anni di amministrazione senz'anima: i soldi spesi li si poteva spendere nello stesso modo anche senza questi soggetti, visto che sono state tutte decisioni dei tecnici".

Simone Giraudi

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