Pensare di istituire nel 2022 un riconoscimento nuovo, con un’impostazione che lo differenzi dal resto, è già di per sé un atto eretico. Per questo ad accogliere la sfida, aggiungendo qualcosa di peculiare al novero degli omaggi esistenti, è stato chi dell’eresia è casa da tempo immemore.
Monforte d’Alba, infatti, è lo storico borgo che nel 2028 celebrerà il millenario dell’eresia catara che qui si manifestò con evidenza nell’alto medioevo. E che cosa c’è oggi nel mondo di più eretico del buongoverno? Per questo si è deciso di assegnare il “Monforte d’Alba Award” ai primi cittadini di due realtà molto diverse tra loro. Premiando la passione di entrambi, e la capacità di rispettare e insieme interpretare il mandato affidato loro dagli elettori. A costo di scelte difficili e, quando occorre, impopolari. L'evento, inserita nella serie di iniziative legate all’eresia catara in programma dal 28 agosto, è previsto per domenica 4 settembre alle 17,30, con la consegna del riconoscimento presso lo splendido auditorium Horszowski, nella parte alta di Monforte d’Alba (in caso di pioggia l’appuntamento si terrà nel teatro comunale).
In quella data la prima edizione del riconoscimento biennale “Monforte d’Alba Award. Il Coraggio dell’Eresia” verrà assegnata al sindaco di Milano Giuseppe Sala e a quello di Carema, Flavio Vairos. Un riconoscimento alla capitale morale, che è anche cervello motore del Paese, e a un piccolo centro rurale di poco più di settecento anime, piemontese per poche centinaia di metri dal confine con la Valle d’Aosta.
Alla base della scelta della giuria (che annovera al suo interno l’editore Nino Aragno, la dottoressa Silvia Bolmida, Silvia Francesca Capra, titolare dell’Alberto Ristorante Felicin, il direttore generale di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, l’imprenditrice vinicola Giuliana Clerico, il giornalista e scrittore Gigi Garanzini, il sindaco di Monforte d’Alba Livio Genesio, l’avvocato Gregorio Gitti, il segretario generale del Monforte d’Alba Award, Adolfo Ivaldi e Roberto Passone, presidente Unione Colline di Langa e del Barolo) c’è la volontà di non assegnare un semplice omaggio alla carriera politica dei due e neppure un attestato di stima acritico alle loro persone, bensì di rendere merito alle motivazioni che ne fanno due figure a loro modo eretiche, rispetto alle leggi sino a prova contraria non scritte del conformismo e del quieto vivere.
Giuseppe Sala è stato scelto «per l’impegno full-time nel 2015 nella realizzazione di Expo, in mezzo a difficoltà di ogni genere e critiche ingenerose. Impresa di grande successo che ha portato ogni angolo del mondo in Italia e l’Italia in ogni angolo del mondo. Per non dimenticare le prese di posizione via via sempre più coraggiose in tutte le battaglie di libertà prima che politiche».
Si è pensato, invece, a Flavio Vairos, dinamico sindaco di Carema, per «avere rilanciato uno storico paese del vino grazie alla realizzazione di un decoroso arredo urbano, alla valorizzazione dei terrazzamenti e dei pergolati di nebbiolo, portando avanti interessanti iniziative culturali e turistiche compatibili con l’agricoltura eroica di montagna».
La partecipazione all’evento è libero, previo rispetto delle norme anticovid vigenti.