La notizia della morte di Amilcare Merlo ha fatto rapidamente il giro della Granda.
E iniziano ad arrivare anche i primi messaggi di cordoglio da parte dei rappresentanti delle istituzioni.
La sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, ha voluto esprimere le sue condoglianze alla famiglia, ricordando il cavaliere come un uomo che ha dedicato la sua vita alla famiglia, all'impresa e al territorio. "E' una grande perdita per tutti. Amilcare Merlo è stato una figura preziosissima, assieme alla sua famiglia, per la nostra provincia. Era cittadino onorario di Cuneo, ci tengo a ricordarlo. Tutto in lui è stato un esempio di intelligenza, generosità e visione".
"Ho una tristezza nel cuore che difficilmente riesco a spiegare". Inizia così Ferruccio Dardanello, per anni presidente della Camera di Commercio di Cuneo. "Per me Amilcare non era solo un amico. Con lui negli anni ho affrontato e risolto tanti problemi; era un uomo di spirito e intelligenza, di grande visione strategica- Ha fatto tantissimo per questa terra che tanto amava e cha ha contribuito a rendere grandissima nel mondo. Ci mancherà un riferimento; serviranno tante generazioni per trovare un uomo di così grande intelligenza e spessore come l'ingegnere Amilcare Merlo. Tutta la comunita deve essere in lutto, senza di lui saremo tutti più soli".
Non manca il ricordo di Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo e attuale presidente della Camera di Commercio. "Che brutta giornata per la nostra provincia. Se ne va un grande imprenditore, in grado di realizzare progetti e idee uniche. Con le sue capicità e con la sua passione sapeva unire. E' una cosa che ho sempre ammirato in lui. Quello che ha fatto non sta a me raccontarlo: ha contribuito allo sviluppo non solo economico ma anche sociale e civile della provincia, era più verso il benessere che verso lo sviluppo e lo ha sempre dimostrato nei fatti. In questo è stato un imprenditore modernissimo".
Il presidente della Provincia, Luca Robaldo: “La Granda piange uno dei suoi più grandi imprenditori, un vero capitano d’industria che ha dato lavoro e ricchezza a Cervasca, alla provincia di Cuneo e a tutto il Paese, con l’intuizione di brevetti e la produzione di macchinari all’avanguardia nel settore. Esprimo il cordoglio alla famiglia, ai dipendenti dell’azienda e ai figli che sapranno portare avanti l’attività con lo stesso impegno e capacità”.
Enzo Garnerone, sindaco di Cervasca e dipendente della Merlo dal 1992: "La comunità cervaschese esprime il suo cordoglio e il suo dolore, oltre che le condoglianze alla famiglia. Lo sviluppo del nostro territorio è dovuto anche alla presenza dell'azienda Merlo, che ha reso prospero il nostro comune, consentendone lo sviluppo e la crescita."
Come dipendente del Gruppo, evidenzia una cosa che ha detto spesso anche in pubblico: "La Merlo è una buona palestra di vita. Per me lo è stata sicuramente. E' un'azienda che pretende molto, ma forma il carattere. Il presidente Merlo era punto di riferimento per tutti".
“Con Amilcare Merlo l’economia cuneese perde un altro dei suoi pilastri. Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un grande imprenditore e di un uomo per bene”. Così il Senatore Giorgio Maria Bergesio commenta la scomparsa, avvenuta questa mattina, del cavaliere Amilcare Merlo.
“Imprenditore lungimirante e visionario, Amilcare Merlo considerava i dipendenti come una famiglia allargata e si è sempre distinto per il suo legame con il Cuneese: ricordo ad esempio quando fu in prima linea per l’aeroporto di Levaldigi con l’iniziativa che permise allo scalo cuneese di sopravvivere. Per tutti noi la sua scomparsa rappresenta una grave perdita. Sono vicino alla sua famiglia, alla moglie Denise e ai figli Cristina, Paolo, Silvia, Andrea e Marco, ai quali esprimo le mie più sentite condoglianze”.

Anche gli "Uomini di Mondo" ricordano il Cav. Amilcare Merlo. Il presidente Danilo Paparelli: "La mia personale conoscenza con il Cav. Amilcare Merlo è relativamente recente, anche se la fama dell'industriale di successo mi era nota da tantissimo tempo. Nel 2019, l'Associazione che presiedo, quella degli Uomini di Mondo, decise all'unanimità di conferirgli il premio che annualmente riconosciamo ad un cuneese distintosi nel suo settore specifico diventando in seguito conosciuto nel mondo intero. il Cav. Amilcare accettò con entusiasmo e divertimento questa nostra iniziativa, anche perché risultava un premio originale e unico nel suo genere tra i tanti che aveva ricevuto nella sua lunga carriera. Era tutto pronto la sera del 19 Ottobre al Teatro Toselli di Cuneo, quando capitò un incidente ad un dipendente della sua ditta e si dovette annullare la premiazione. Fortunatamente, in quell'anno, decidemmo di organizzare ai primi di dicembre un'altra serata in cui avremmo fatto gli auguri natalizi alla cittadinanza e in quell'occasione avremmo potuto recuperare la cerimonia di premiazione. Ci sentimmo telefonicamente qualche giorno prima per organizzare l'evento e mi disse che era in un periodo pieno di impegni che lo stavano affaticando non poco, gentilmente mi chiese se potevamo fare la nostra cerimonia di premiazione all'inizio della serata, in maniera da non fare troppo tardi per tornare a casa a riposarsi. Gli risposi che non c'era nessun problema e così facemmo. Ad allietare il pubblico c'erano "I Quattro Quarti" un gruppo musicale che singolarmente fanno parte del Coro del Regio di Torino e che per diletto organizzano serate musicali a tema con brani di musica leggera, in quell'occasione il repertorio era composto dalle canzoni dei famosi e tanto celebrati anni sessanta. Facemmo, come d'accordo, la consegna della Targa, di una sua caricatura che apprezzò tantissimo tanto che il più emozionato tra i due ero io, e la tessera da Uomo di Mondo. A quel punto la serata si sviluppò nelle canzoni che appassionarono il pubblico fin dal primo brano. Le persone presenti iniziarono a cantare insieme agli artisti in un crescendo che non avrei mai immaginato. Il cav. Amilcare era tra questi, lo vedevo divertirsi come tutto il pubblico e non solo non andò via all'inizio spettacolo come pensava all'inizio, ma si fermò bel oltre la fine delle canzoni. Era felice e soddisfatto e la cosa ci gratificò tantissimo. Nel tempo ci siamo incontrati diverse volte, soprattutto davanti alla Camera di Commercio dove io abito e lui era praticamente di casa. Erano sempre due chiacchiere cordiali, argomenti veloci trattati con saggezza e spirito leggero. Il Cav. Amilcare ha sempre avuto un occhio di riguardo verso la nostra Associazione e c'è stato sempre vicino col il suo sostegno. Sul pullmino degli Uomini di mondo compare anche il logo della ditta con il suo nome e che ora ha un significato ancora più affettivo. Tutti noi del direttivo gli volevamo bene e quando si organizzava qualche manifestazione era sempre tra i primi ad esserne informato. Ci mancherà sicuramente. A nome mio, del Direttivo e dei quindicimila tesserati che rappresento formuliamo le più sentite condoglianze alla moglie, ai figli, ai parenti tutti e ai dipendenti della Ditta che, anche a loro, è sicuramente venuto a mancare un papà affettuoso".














