Arriva ancora una volta da Tino Gerbaldo una fotografia spettacolare, legata alla bellezza di Bra.
Strade, edifici e paesaggi sembrano avvolti in una fascia dorata, proprio come in un sogno, sinonimo di luoghi preziosi e di grande fascino.
Una miniera di emozioni per una città che, venuta la sera, sembra quasi veleggiare in un luogo magico, dal momento che i colori del cielo e della terra tendono a confondersi.
Questa fusione dà vita ad una terza dimensione incantata, dove trova il suo giusto posto la stazione ferroviaria, esaltata dalla brillantezza e da potenti scie luminose.
“Bra stazione di Bra”, since 1855. Ha attraversato i decenni portando con sé mutamenti, storie, leggende e segreti. Gira e rigira si passa sempre dalla stazione.
È la prima cosa che vedono molti arrivando a Bra e per alcuni è anche l’ultima. È uno degli edifici più vecchi del tessuto urbano, meta e partenza di tante persone che ogni giorno, tra viaggi di lavoro o per tornare a casa, ci devono passare per forza di cose.
Importante, affascinante nelle cartoline d’epoca e moderna nello scatto aereo di Tino Gerbaldo, la stazione ha sempre il suo perché. E se da un viaggio intrapreso per svago o per lavoro non torni a Bra… beh, ti manca l’ultima pagina del libro.