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Attualità | 29 marzo 2023, 06:52

Protestano gli ambulanti di Limone: “Se restiamo in quella piazza il mercato muore”

Da maggio 2020 l’area mercatale era stata adibita provvisoriamente in piazzale Boccaccio. Si attende il trasferimento in piazza San Sebastiano. Il sindaco: "Legittimo protestare, altrettanto legittimo per un amministratore e fare scelte per l'interesse pubblico"

Protestano gli ambulanti di Limone: “Se restiamo in quella piazza il mercato muore”

Sarà organizzata nella mattinata di domani, giovedì 30 marzo, giorno di mercato, una protesta degli ambulanti di Limone Piemonte per chiedere lo spostamento dei banchi in una parte più centrale del paese. 

Da maggio 2020, causa Covid, i mercatali erano stati trasferiti dalle vie centrali in piazzale Boccaccio per motivi di distanziamento e sicurezza.

"Poi a ottobre 2021 - spiega Christian Ferrua rappresentante Alimentari Anva Confesercenti - la tempesta Alex si abbatté su Limone causando ingenti danni. Risultato: da quasi tre anni il mercato è rimasto in quell’area delocalizzata per noi penalizzante”.

“Negli ultimi anni le licenze sono passate da 30 a 14”, sostiene Ferrua, titolare della storica rosticceria ambulante nel mercato limonese, dove già a partire dal 1976 operava il padre.

“L’area individuata temporaneamente - ancora Ferrua - non è consona al permanere del mercato che paga la scelta di posizionare i banchi dislocati fuori dal centro. Molte persone anziane rinunciano, infatti, a venire al mercato”.

La volontà del comune è quella di ripristinare il mercato in piazza San Sebastiano, dove è presente il parcheggio sotterraneo, in modo da garantire il ritorno dei banchi nel luogo che storicamente li ospitava. Ma è necessario effettuare dei lavori. 

"Siamo tutti d'accordo - commenta il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi - che il mercato debba essere spostato: piazza San Sebastiano è la locazione storica del mercato e qui è dove intendiamo riportarlo. La scelta di spostare il mercato, secondo le restrizioni della pandemia di Covid-19 e per generali ragioni di sicurezza, è stata deliberata dal consiglio comunale sia da maggioranza che opposizioni. Abbiamo incaricato un professionista che ha valutato gli interventi da effettuare. Ma dobbiamo fare il fuoco con la legna che abbiamo. Abbiamo avuto un'alluvione che ancora pesa sulla nostra comunità. E ci sono fondi che non sono arrivati. Pieno rispetto per chi si sveglia al mattino presto e lavora come ambulante. Ma non abbiamo la bacchetta magica: ci vorrà del tempo. Appena sarà possibile riporteremo, come previsto, il mercato nell'area che abbiamo individuato. Legittimo protestare, altrettanto legittimo per un amministratore e fare scelte per l'interesse pubblico".

“Non vogliamo fare la guerra al comune. Vogliamo trovare una soluzione. Chiediamo un incontro per trovare una soluzione a questo problema - conclude Ferrua - Se continuiamo a permanere in piazzale Boccaccio il mercato rischia di morire. Chiediamo che i 14 banchi che sono rimasti vengano riportati nelle vie centrali del paese in attesa di essere trasferiti definitivamente in piazza San Sebastiano”. 

Una soluzione, però, non percorribile per il sindaco.

"Nelle vie del centro del paese non possono essere rispettate le norme di sicurezza base - conclude il primo cittadino del comune più a monte della Valle Vermenagna - Davanti ad ogni cosa metto la sicurezza e l'incolumità della persona".

Daniele Caponnetto

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