Su Rai Storia il docufilm dedicato a Carlo Acefalo, il sommergibilista sepolto a Castiglione Falletto

La salma di Carlo Acefalo, sottocapo silurista durante la Seconda Guerra Mondiale, riposa dal 24 novembre 2018, nel cimitero di Castiglione Falletto, accanto a quella della madre Franca Destefanis. L’uomo, nato il 16 gennaio 1916 a Monastero Vasco, morì sull’atollo di Barra Musa Kebir, nel Mar Rosso di fronte al Sudan, alcuni giorni dopo l’affondamento del “Macallè”, il sottomarino che, per problemi tecnici dovuti alla fuoriuscita di gas tossico, si inabissò. Tutti i 45 marinai riuscirono a salvarsi ed a rifugiarsi sull’atollo, per essere poi salvati dopo circa dieci giorni. Carlo Acefalo, che si era distinto nel salvare i commilitoni, morì invece su quel lembo di terra bagnato dal caldo mare africano, sepolto per decenni in quelle sabbie.

Grazie alla passione di Ricardo Preve, regista e documentarista italo-argentino, residente a Genova, la sua storia è tornata alla luce. Nel 2014 le spoglie furono rinvenute sull’isolotto, e, portato a termine l’iter burocratico tra Italia e Sudan, riportate in Italia, per poi essere deposte definitivamente nel cimitero del piccolo paese della bassa Langa.

E non è finita qui: il regista ne ha fatto un docufilm dal titolo “Tornando a casa” dedicato alla storia dei sopravvissuti e di Carlo Acefalo, il “sommergibilista delle colline” che da quattro anni riposa in pace in Patria. La pellicola verrà trasmessa questa sera (11 aprile) alle ore 22.10 su Rai Storia. Il docufilm era stato proiettato in anteprima durante la commemorazione delle spoglie nel paese di Castiglione Falletto.