Come riportavamo questa mattina sul nostro giornale, sembra esserci una vera rivoluzione all'orizzonte per le scuole superiori di Mondovì Piazza (leggi qui).
Con l'abbattimento del "Baruffi" e la sua ricostruzione alla Polveriera, potrebbe cambiare l'assetto di tutti gli edifici scolastici, con possibili soluzioni per i licei e l'alberghiero.
In merito si sono pronunciati anche alcuni residenti di Piazza, parte del gruppo nato in contrasto alla realizzazione di nuovi edifici in zona Polveriera.
***Riceviamo e pubblichiamo***
Gentile direttore,
La riorganizzazione delle scuole monregalesi sembra essere arrivata ad una svolta. Nel corso di un incontro con il Sindaco di Mondovì e Presidente di Provincia Robaldo e gli Assessori comunali ai Lavori pubblici e Istruzione, Campora e Bertazzoli, abbiamo appreso che, come da noi auspicato fin dall’inizio, sono state affrontate in maniera globale le problematiche relative a quasi tutti gli istituti cittadini. Grazie all’impegno degli Enti interessati, troverà quindi soluzione l’annoso problema della sede unica per i Licei di Piazza, l’Istituto Alberghiero tornerà a poter svolgere tutte le attività nella storica sede del Convitto Civico e la scuola dell’infanzia di Piazza avrà una nuova collocazione con tanto di area verde a servizio anche del Polo scolastico. Rimane la questione del Baruffi, i cui fabbricati verranno demoliti e ricostruiti come previsto dal bando PNRR, che finanzia l’intervento.
A differenza però di quanto stabilito originariamente (e come richiesto dal bando stesso), l’edificio scolastico non verrà ricostruito in loco, ma alla Polveriera, sul terreno compreso tra la nuova palestra e il campo da calcio “dei Maristi”. Mentre le progettualità relative alle altre scuole appaiono, dal nostro punto di vista, assolutamente condivisibili e migliorative, su questo ultimo aspetto non possiamo che esprimere la nostra totale contrarietà; sicuramente sarà un fabbricato meno impattante di quanto previsto nel progetto iniziale relativo ai Licei, sia per dimensioni (si passa da 900 alunni a poco più di 350) sia per collocazione, ma resta il fatto che si costruirà un edificio nuovo su di un suolo naturale, quando si sarebbe potuto ricostruire sul terreno già edificato dell’attuale Baruffi.
Il trasferimento viene giustificato, in riferimento al Vincolo paesaggistico posto nel 2019 sull’intera collina di Piazza (e quindi a carico anche di altri ambiti di intervento...), poiché prevede l’eliminazione di un edificio fuori contesto rispetto all’impianto storico e, dal punto di vista logistico, poiché si evita il temporaneo trasferimento dei ragazzi in una sede provvisoria durante il periodo dei lavori. Mentre quest’ultima giustificazione può essere comprensibile, ma comunque risolvibile per altra via, ci sembra che l’aspetto paesaggistico non sia una motivazione decisiva; infatti, si sarebbe potuto affrontare positivamente con una progettazione attenta e rispettosa del contesto architettonico, tanto più se si considera che il “nuovo Baruffi” sarà di dimensioni ridotte rispetto all’attuale.
Pur riconoscendo il merito alle Amministrazioni comunale e provinciale per l’attenzione e l’impegno che hanno profuso nell’affrontare e risolvere le storiche problematiche dell’edilizia scolastica di Mondovì, tuttavia, vogliamo rimarcare il nostro disappunto rispetto ad una decisione, la costruzione di un nuovo edificio alla Polveriera, di cui non riusciamo a cogliere motivazioni concrete e rispetto alla quale ribadiamo tutte le osservazioni contrarie che abbiamo espresso in passato tra cui, in particolare, quelle relative all’aumento considerevole del traffico veicolare (auto e bus), con problemi di inquinamento e disagi per residenti e viabilità generale, e alla lontananza dal centro storico e dalle attività commerciali; non ultimo, assisteremo alla cementificazione di un’ennesima porzione di terreno ora naturale, con tutte le conseguenze che questo comporta (tra cui per esempio la difficile regimazione delle acque in ambito urbano, problema quanto mai attuale in questo periodo di intense precipitazioni), impatto che non si potrà considerare compensato dal recupero di un suolo edificato da oltre 60 anni e che, seppur liberato dall’attuale copertura e restituito a verde pubblico, impiegherà comunque decenni per ritrovare le qualità di un suolo naturale; senza contare le risorse richieste in futuro per mantenere in modo decoroso un’ulteriore area verde cittadina.
La ricostruzione in loco del Baruffi, nel rispetto del paesaggio e del contesto storico, sarebbe stata una bella occasione per dimostrare, da parte delle Amministrazioni, una concreta attenzione riguardo alla salvaguardia del territorio e al contenimento dell’uso di suolo, indicazione contenuta tra l’altro nella Proposta Tecnica del Piano Regolatore e votata all’unanimità dal consiglio comunale il 23 dicembre 2021, e che invece ancora una volta, all’atto pratico, viene rinviata alla prossima occasione.
I residenti di Piazza contrari alla nuova edificazione alla Polveriera