Donare: l’unico fatto di sangue che rientra nelle belle notizie. Ogni anno il 14 giugno è la data in cui numerosi paesi di tutto il mondo, su impulso dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), celebrano il World Blood Donor Day, la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. L’evento serve a ringraziare i donatori volontari per il loro “dono salvavita”.
Oltre a questo è utile a far crescere la consapevolezza della necessità di donazioni di sangue regolari, assicurare la qualità, la sicurezza e la disponibilità del sangue e dei prodotti derivati per i pazienti che ne hanno bisogno.
Curiosità. La Giornata Mondiale fu inizialmente proclamata nel 2004. Il 14 giugno fu stabilito in occasione della data di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni, nato appunto il 14 giugno 1868. Landsteiner è considerato il padre della medicina trasfusionale e nel 1930 ricevette il Premio Nobel per la sua scoperta e classificazione dei gruppi sanguigni tramite il sistema AB e 0. Inoltre, nel 1940, con Alexander S. Wiener, scoprì il fattore Rh-Rhesus.
Da quel lontano 2004 la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è diventata un’occasione per rilanciare il messaggio dell’importanza della cultura del dono periodico, volontario e non remunerato e della sensibilizzazione delle comunità che operano in prima persona per chi ha più bisogno.
Donare, quindi, è un gesto di utilità globale. Lo sanno bene a Bra dove è forte l’appello congiunto di Avis e Fidas che invitano tutti i donatori, ma anche chi non ha mai donato, a compiere questo gesto di grande solidarietà.