Mappare l’intera città per geolocalizzare – tramite il sistema GPS e un’applicazione dedicata - le singole aree specifiche in cui applicare il diserbante, riducendone le dosi d’impiego e l’impatto potenziale sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
È questo il cuore della proposta per il nuovo piano del diserbo comunale di Cuneo, presentata nella serata di ieri (mercoledì 11 ottobre) alla V commissione consiliare della città capoluogo. Presenti l’assessore Gianfranco Demichelis e l’agronomo Davide Mondino.
L’uso del GPS: un unicum in Italia
L’illustrazione della proposta, che idealmente dovrebbe andare ad agire a sostegno dell’attività di diserbo meccanico/manuale già utilizzata sul territorio comunale (e quindi nel 5-10% di alcune zone specifiche della città), è stata affidata a Mondino. Che ha subito chiarito come l’idea di utilizzare la geolocalizzazione sia un vero e proprio unicum in Italia: nessuno lo fa.
“Secondo normativa nelle aree urbane si deve ridurre il più possibile l’utilizzo di prodotti fitosanitari – ha raccontato ai consiglieri presenti - , utilizzando unicamente 12 molecole e scegliendo tra una lista di circa 50 prodotti commerciali, specificati nel 2019 in una lista apposita e dotati del minor ‘tempo di rientro’ possibile (spesso pari a 10-15 minuti, l’asciugatura fogliare)”.
Nella sua relazione tecnica l’agronomo ha illustrato la definizione di “erba infestante”, i rischi a livello allergenico, di tossicità, d’ingombro fisico e di ricadute potenzialmente ingenerate sul decoro urbano.
“Il nuovo piano del diserbo non si propone di realizzare parecchi passaggi, più o meno uno o due l’anno – ha ancora aggiunto Mondino - . Che potrebbero essere sufficienti prima di tutto a realizzare il diserbo in luoghi difficilmente raggiungibili con attività di diverso tipo, ma soprattutto permettono di risparmiare decine di passaggi meccanici”.
Demichelis: “Otto operatori lavorano sull’intero Comune”
Tutti i consiglieri intervenuti (Franco Civallero, Claudio Bongiovanni, Paolo Armellini, Claudia Carli, Elio Beccaria e Flavia Barbano) hanno espresso soddisfazione per la trattazione dell’agronomo e – in linea generale – per l’analisi del piano: chi più chi meno, però, ha sottolineato anche come l’attenzione della cittadinanza sulla tematica sia particolarmente alta. E, in qualche caso sul territorio comunale, le condizioni delle erbe infestanti siano davvero critiche.
“Non nascondo le quotidiane lamentele dei cittadini rispetto alla questione – ha detto Demichelis - : le recepiamo quotidianamente, io e il settore del verde pubblico, e a decine. Ma mi rendo anche conto di quanto, specie con le forze attualmente a nostra disposizione, sia difficile realizzare l’intervento: si agisce spesso sulla parte superficiale ma basta un po’ di pioggia e l’erba torna a crescere”.
Demichelis ha ricordato infatti come gli operatori del settore (quindi in forze sull’intero territorio comunale) siano otto: “Il servizio viene assicurato con uno sforzo davvero esagerato, che spesso non viene nemmeno riconosciuto”.
“Negli anni il Comune ha adottato metodologie varie e disparate per far fronte agli infestanti, come il pirodiserbo (dimostratosi costoso e poco efficace) e il diserbo meccanico con decespugliatore – prosegue l’assessore - . L’idea dietro questo nuovo piano del diserbo è di configurare un supporto all’attività meccaniche, implementandone l’intervento con l’utilizzo di prodotti fitosanitari. L’obiettivo è proporre alla città un intervento efficace e concreto su Altipiano e frazioni, al di là della scarsità di mezzi che attanaglia attualmente il settore”.