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Curiosità | 22 novembre 2023, 17:15

La Cappella di San Pietro a Macra entra nel circuito "Chiese a porte aperte"

Alla presenza del vescovo di Saluzzo, Mons. Cristiano Bodo, sabato 25 novembre alle ore 10 l’importante inaugurazione

La Cappella di San Pietro a Macra entra nel circuito "Chiese a porte aperte"

Presso la Cappella di San Pietro a Macra, sabato 25 novembre, alle ore 10, sa te di  un’inaugurazione davvero importante. Si tratta del completamento inerente al restauro del bene e dell'adozione dell'app "Chiese a porte aperte", per l'apertura automatizzata con la narrazione disponibile in più lingue.

Una modalità tecnologica, innovativa, ideata e sostenuta dalla Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d'Aosta e dalla Fondazione CRT, realizzata con il contributo della Regione Piemonte, il cofinanziamento dei proprietari dei beni e sotto l'alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio: “Chiese a porte aperte" è una rete di Itinerari di arte sacra in Piemonte e Valle d’Aosta, accessibili grazie ad un sistema di apertura e di narrazione automatizzate, tramite smartphone. 

L'ingresso è reso possibile tramite l’app "Chiese a porte aperte", scaricabile gratuitamente, che prenota e permette l'entrata nei siti 365 giorni l'anno, dalle ore 9 alle ore 18. Dopo aver scaricato l’applicazione sul proprio smartphone, è sufficiente registrarsi e prenotare la propria visita gratuita: giunti sul posto nell'orario selezionato, inquadrando il QR code si apre la porta della chiesa.

Ora anche la Cappella di San Pietro a Macra sarà uno degli itinerari. Posta sull’antica strada medievale della Valle Maira, risale al XIII secolo: sul tetto spiccano quattro guglie di accento gotico ed un piccolo campanile a vela. Il portico dalla tettoia, a due spioventi che ne scherma la facciata, era luogo di sosta e riparo per i pellegrini e i viandanti.

La struttura permetteva anche di controllare l’ingresso in paese di carovane e forestieri, specialmente in caso di pestilenza, tramite una sbarra posta di traverso alla via. In queste circostanze forse veniva utilizzata anche come lazzaretto. 

In origine la Cappella doveva essere aperta, come era consueto in età Medievale, con un arco in facciata: delle originarie decorazioni restano soltanto due figure di Santi, estremamente consunte, probabilmente Rocco e Sebastiano protettori dalla peste, cui nel ‘600 venne sovrapposta un’Annunciazione. 

Alla presenza del vescovo di Saluzzo, Mons. Cristiano Bodo, del parroco di Macra don Graziano Einaudi e del sindaco di Macra Valerio Carsetti, sabato mattina a Macra si potranno ascoltare gli interessanti interventi di don Gianluca Popolla, incaricato regionale CEP, Liliana Rey Varela e Stefania Manassero funzionarie SABAP-AL, Marialuce e Carlo Amedeo Reyneri di Lagnasco progettisti e D. L., Luigi Soligo restauratore, Ivana Mulatero direttrice del  Museo Mallé Dronero.

Beatrice Condorelli

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