"Sospesi tra non il più e il non ancora". È questa la summa che emerge dalla sesta edizione il monitoraggio sullo stato di salute delle società cooperative della provincia di Cuneo, realizzato dalla Camera di commercio di Cuneo in collaborazione con Confcooperative Cuneo, Legacoop Cuneo, ACGI Piemonte e UECoop Cuneo, presentato questa mattina.
L'’indagine, realizzata attraverso dati raccolti in forma anonima a metà 2023 e riferiti all’anno 2022, ha permesso di scattare una fotografia sull'andamento delle cooperative sul territorio della Provincia di Cuneo, evidenziando criticità e punti di forza emersi nel 2023 con importanti focus sulle sfide che dovranno essere affrontate nel 2024.
"Questo sondaggio, giunto alla sesta edizione - ha detto Alessandro Durando, Durando, vice presidente della Camera di Commercio e presidente di Confcooperative Cuneo, in apertura dell'incontro, moderato da Gianni Aime responsabile settore promozione, studi e comunicazione della Camera di commercio di Cuneo - vede coinvolte tutte le organizzazioni cooperative del territorio e la finalità è quello di registrare il sentiment che emerge da esse, rispetto al posizionamento sul mercato.
L’andamento della cooperazione in questi ultimi 5 anni, estremamente impegnativi, ha visto acuirsi alcuni problemi, a causa della pandemia, delle variazioni geopolitiche e delle guerre e ha dovuto al contempo fronteggiare l'incremento di flussi migratori e il cambiamento climatico. Nonostante le imprese cooperative si muovano con una certa prudenza, dai dati si evince di essere tornati ai livelli pre-pandemia. Si è dunque motivati a sperare in un consolidamento del settore che abbraccia davvero tutti gli ambiti.
In provincia di Cuneo sono 507 le cooperativa attive iscritte alla Camera di Commercio, interlocutori fondamentali del welfare territoriale, dal settore agricolo a quello sociale; anche sul piano del credito la cooperazione cuneese ha numeri importanti, sono presenti infatti 8 BCC con oltre 150mila soci. 8 bcc con 150mila soci.
La cooperazione è un modo di intendere la dinamica economica e sociale dando valore e partecipazione alla persona: aspetti che stanno contaminando il mondo delle imprese e dai quali non si può prescindere".
Accurata e approfondita l'analisi presentata da Fiorenza Barbero, ufficio studi Camera di Commercio di Cuneo.
Il campione oggetto di analisi è rappresentato da 209 cooperative, con sede in provincia, che hanno risposto all’indagine, ovvero il 41,2% delle 507 società cooperative attive risultanti dal Registro Imprese.
L’indagine si è altresì arricchita di un approfondimento sulle cooperative con sede fuori provincia e unità locale in provincia di Cuneo.
Al campione preso in analisi è stata richiesta una valutazione dei risultati riferiti al 2022 e di quelli stimati per il 2023/24 in termini di fatturato, redditività e occupazione.
A tre anni dalla pandemia, per il settore cooperativo, la ripresa pare concreta tanto che per il 2022 il 42,10% dichiara una crescita del fatturato (quando invece ante Covid, nel 2019 si attestava al 27,2%), a fronte del 33,97% che non rileva variazioni rispetto all’anno precedente, mentre il 14,83% registra una contrazione.
Il 44,01% considera la redditività 2022 immutata, il 23,92% in crescita, mentre il 18,66% in contrazione. Anche l’occupazione risulta invariata per il 55,02% del campione, in crescita per il 23,92% (quando invece ante Covid, nel 2019 si attestava al 15,10%) e in contrazione per il 9,09%.
Emergono dunque risultati confortanti nella valutazione complessiva a fine 2022. Il campione si dichiara soddisfatto per il 44,98%, mentre il 43,06% considera i risultati ottenuti discreti.
"La situazione di relativa ripresa - ha evidenziato Barbero - ha comunque confermato la prudenza sulle previsioni riferite al biennio 2023/2024. Per il fatturato sono da considerarsi stazionarie per il 47,37%, e anche per la redditività il campione è cauto ed esprime una stazionarietà per il 51,67%. Dati simili per le prospettive occupazionali che risultano stabili per il 55,50%.
LE NUOVE SFIDE: TRANSIZIONE DIGITALE, ENERGETICA E DEMOGRAFICA
Nell’arco temporale 2023/2024 sono oltre 2/3 le cooperative che non prevedono investimenti tecnologici in chiave di Impresa 4.0, presumibile conseguenza della situazione di incertezza e del clima di sfiducia che il sistema imprenditoriale respira, tra alti e bassi, sin dal 2020, anno della pandemia.
Emerge pertanto che il 44,20% delle società intervistate è in difficoltà nel definire con chiarezza le decisioni da adottare riguardo alle soluzioni innovative più idonee per la propria realtà in chiave di Impresa 4.0 e solo il 17,29% le ha adottate o intende farlo nel 2023/2024.Anche nel comparto cooperativo emerge la difficoltà a reperire il personale. Per il 37,32% le maggiori criticità sono dovute alla mancanza di candidati e il 13,88% rileva inadeguatezza nella loro formazione.
Particolarmente apprezzato l'intervento di Guido Caselli, vice segretario generale UC Emilia Romagna.
"Viviamo un momento di sospensione tra il non più e non ancora"- ha evidenziato - Una fase in cui i vecchi modi di agire non funzionano più, ma non sappiamo ancora come intervenire per risolvere le criticità. La metafora cui penso è quella del tunnel, ma non non dobbiamo tanto guardare al fondo, quanto attrezzarci per 'arredarlo' ed essere cos' pronti alle nuove transizioni.
Molti vivono nella retrotopia, pensando che il meglio sia ormai alle nostre spalle, ma sul futuro abbiamo solo due certezze: la prima è che non seguirà traiettorie lineari e che sicuramente ci aspetta un mondo diverso, non per questo peggiore.
Ritengo che sarà un mondo ricco di opportunità per chi avrà voglia di mettersi in gioco. A dimostralo sono i numeri. Pensiamo alle nuove registrazioni presso la Camera di Commercio di Cuneo, sono sempre più numerosi le nca "Non classificabile altrimenti". Questo significa che stanno nascendo professioni nuove, diverse, che al momento non hanno classificazione, qualcosa si sta muovendo sta cambiando e crescerà sempre di più la richiesta di figure nuove, che non sostituiranno quelle che andranno in pensione, ma saranno nuove perché questo richiederà l'avanzare del digitale.
Questo non deve spaventare, perché se è vero che in molti casi certe professioni potranno essere sostituite dalle macchine, altre continueranno a richiedere senso delle cose, intelligenza creative, contatto umano.
Il vero cambiamento, quello più sottovalutato, sarà però quello della demografia: le nascite saranno in calo e aumenterà di la fascia di anziani. È un dato incontrovertibile. Per il futuro la Granda come altre realtà dovrà fare delle proprie fragilità un punto di forza e coesione, ci aspettano anni difficili ma ricchi di opportunità se sapremo essere laboratorio di sperimentazione".
COOPERATIVE - SOLIDARIETA' E INCLUSIVITA'
In chiusura gli interventi dei rappresentanti delle associazioni cooperative che hanno preso parte all'indagine.
“Il tema dello sviluppo sostenibile rappresenta, insieme all’inclusività - sostiene Giuseppe D’Anna, presidente AGCI Piemonte - una delle sfide nelle società̀ contemporanee. Il dato della solidarietà̀, alla base dell’idea cooperativa, caratterizza la nostra Costituzione. Molte cooperative hanno aumentato il valore della produzione e alcune di esse hanno chiuso l’anno con un utile di esercizio. La fotografia è quella di un Paese certamente inquieto dove crescono i timori, ma che vede rafforzarsi i sentimenti di fiducia, serenità̀, accettazione e aspettativa positiva”.
Renzo Brussolo, responsabile ufficio territoriale di Cuneo LegaCoop Piemonte, sottolinea “Il prezioso lavoro svolto dalla Camera di commercio di Cuneo, d’intesa con le associazioni della cooperazione, permette la raccolta e l’analisi approfondita di dati che confermano uno scenario ancora complesso anche per la carenza di lavoratori in misura adeguata per quantità e professionalità. La perdurante collaborazione fra l’ente camerale cuneese e le Centrali cooperative permetterà di affrontare al meglio le importanti sfide che attendono i nostri associati negli ambiti della formazione e per il puntuale utilizzo degli investimenti innovativi: il contributo del nostro settore può confermarsi decisivo per sostenere la crescita del territorio cuneese.”
Vittorio Marabotto, coordinatore regionale UE.Coop Piemonte ha chiosato: "Il sistema della cooperazione della provincia di Cuneo ha dimostrato la propria capacità di tenuta, sia nei volumi di fatturato che nei dati occupazionali. Le risposte fornite dalle cooperative dimostrano uno sguardo attento e ponderato al futuro con desiderio di consolidare le attività e prudenza generata da un contesto globale ancora in evoluzione”.
I lavori sono stati chiusi dai ringraziamenti di Patrizia Mellano , vice segretario generale vicario della Camera di commercio di Cuneo.
In sintesi con il 2023 si registra il ritorno a un moderato ottimismo sulle prospettive delle imprese cooperative. A fronte della metà del campione che dichiara una posizione stazionaria di tenuta, il 30% prevede una crescita nel fatturato mentre un 20% fa fatica a fronteggiare la crisi.