“Siamo abituati a pensare che sia la crescita ciò che fa andare avanti il mondo, soprattutto qui in Occidente, percui la parola ‘decrescita’ associata per giunta all’aggettivo ‘felice’ suona davvero come un ossimoro.”
Un importante incontro si è tenuto ieri sera, giovedì 11 aprile, al Gelapajo in frazione Vallera di Caraglio. Introdotti da Maria Silvia Caffari del Teatrino al forno del pane “G. Buridan”, Annarita Belliardo, Maurizio Nai e Patrizia Arcobelli hanno presentato il Movimento per la Decrescita Felice.
“Dodici anni fa abbiamo dato i natali al circolo territoriale di Cuneo del Movimento per la Decrescita Felice - hanno raccontato i soci - movimento fondato nel 2007 da Maurizio Pallante. Il suo libro, intitolato ‘La decrescita felice’, ci aveva colpito molto ed avevamo telefonato alla casa editrice per metterci in contatto con lui. È nata dapprima un’amicizia e poi una proficua collaborazione.”
Presidente dell’Associazione Movimento per la Decrescita Felice, da diversi anni Pallante si occupa di politica energetica e tecnologie ambientali. Nel 1988, con Mario Palazzetti e Tullio Regge è stato tra i fondatori del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE). È stato assessore all’Ecologia e all’Energia del comune di Rivoli e dal 1988 svolge attività di ricerca e divulgazione scientifica sui rapporti tra ecologia, tecnologia ed economia, con particolare riferimento alle tecnologie ambientali. Ha inoltre svolto lavori di consulenza per il Ministero dell’Ambiente e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice ne dirige le edizioni.
"Il Movimento, e quindi anche il circolo territoriale di Cuneo, raggruppa persone tutte diverse fra loro, che insieme però condividono importanti valori e soprattutto vedono nel “noi”, inteso come consapevolezza di un vivere e reciprocità, la più importante risorsa nel presente e per il futuro”.
"La decrescita felice per noi è una strada - hanno continuato a spiegare Annarita, Maurizio e Patrizia - che, tramite un percorso di transizione e cambiamento, selettivo e programmato delle attività umane, crediamo possa giungere ad una società che garantisca un vero ben-essere, materiale e interiore, nel rispetto dei viventi e dell'ecosistema. Tutto questo con l’obiettivo di consegnare un mondo vivibile alle generazioni future".
Quella che stiamo vivendo è una crisi ambientale, climatica e di valori senza precedenti. Le risorse della Terra non sono illimitate e lo sfruttamento oltre che la noncuranza stanno mettendo fortemente a repentaglio la nostra esistenza. Crediamo pertanto, che ci sia bisogno di un cambiamento radicale e repentino, un cambiamento sistemico verso nuovi paradigmi, collaborativi ed orientati al ben-essere.”
Decrescita, quindi, come nuovo sguardo nuovo sulla realtà, consapevolezza del proprio stile di vita, comunità e pratiche collettive di cambiamento, nonché azione politica e promozione della trasformazione. Decrescita che trova l’effettivo riscontro nelle attività pratiche quotidiane messe in atto a tal proposito, nell’autoproduzione, nel non spreco, nell’acquisto dai produttori locali, nell’attenzione e parsimonia, ma soprattutto nella sobrietà.
Il Movimento per la Decrescita Felice è una comunità plurale ed interconnessa di persone attiviste, praticanti, ricercatrici impegnate nei temi della decrescita e, più in generale, di tutte le persone che condividono le idee, i valori e le pratiche del Movimento.
Il circolo territoriale di Cuneo si riunisce ordinariamente una volta al mese. Per maggiori informazioni: Annarita (331 1458364), Maurizio (333 9618548), Patrizia (333 6425714).
Quello di ieri sera è stato il secondo di tre importanti appuntamenti culturali organizzati dal Teatrino al forno del pane “G. Buridan” presso il Gelapajo, in un luogo insolito a questo tipo di eventi ma nello stesso tempo perfetto per guardare la realtà da punti di vista inusuali. Sempre qui, giovedì prossimo 18 aprile, alle ore 20:45, ci sarà l’ultima serata prevista: protagonista il Teatrino al forno del pane con un incontro dal titolo “La Liberazione… ma prima Resistenza”, che, tra racconti, letture e musica, ripercorrerà la storia dopo quell’8 settembre in Valle Grana.
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