Ogni anno, la prima domenica di agosto, si svolge l'incontro tra tutti gli amici di Danilo Sartore, per ricordarlo presso il bivacco in Alta Valle Maira a lui dedicato.
Danilo era figlio unico di Teresio e Giovanna Galizio, di Santa Vittoria d'Alba. Precipitò durante un'esercitazione su una palestra di roccia in Valle d'Aosta, il 2 ottobre 2003. Aveva 22 anni e da cinque faceva parte dell’Esercito Italiano, con una notevole carriera sportiva nel biathlon.
I genitori per ricordarlo costruirono nel comune di Acceglio questo bivacco, che si raggiunge partendo dalle sorgenti del fiume Maira, poco oltre la borgata Saretto.
Questo bel rifugio in pietra e roccia è diventato un santuario per gli amanti della montagna, un luogo dove ogni pietra e tratto racconta la storia di un giovane uomo, che ha trasformò la sua passione per la montagna in un appassionante mestiere.
Domenica scorsa, 4 agosto, si sono ritrovati circa 80 amici per ricordarlo assistendo alla messa officiata da Don Luca Bravo alla quota di 2.440 metri.
Da quest'anno il bivacco Sartore è stato adottato e gestito dal CAI, sezione di Alba, che ha partecipato alla giornata con molti dei suoi iscritti.