Dopo circa cinque anni di attività potrebbe essere arrivato il momento, per Cuneo, di “fare il tagliando” al nuovo assetto del trasporto pubblico locale. A dichiararlo il consigliere di minoranza Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), che ha presentato un’interpellanza apposita.
Bongiovanni si rifà anche, nella propria richiesta, all’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) – occorsa nello stesso anno che ha visto l’introduzione delle modifiche alla gestione del trasporto pubblico locale - e sottolinea come l’attenzione sui collegamenti tra altopiano e frazioni fosse predominante rispetto a quella sulle direttrici, oltre alla presa di coscienza che l’auto privata fosse (e sia ancora) il mezzo più diffuso per gli spostamenti. Nel PUMS, inoltre, si proponeva una valutazione almeno triennale delle azioni messe in campo a favore della mobilità sostenibile fra cui anche lo studio dei volumi interessati dal trasporto pubblico. Cosa mai accaduta dall’entrata in vigore del nuovo assetto.
“In buona parte il servizio funziona ma dalle frazioni arrivano comunque segnalazioni con criticità e suggerimenti che riguardano il costo orario, la frequenza e la puntualità dei mezzi” commenta Bongiovanni nel testo dell’interpellanza.
“Si rende necessaria una verifica sullo stato del trasporto pubblico urbano, in modo da renderlo più appetibile da parte dell’utenza – conclude il consigliere -. Perché non realizzare una commissione che studi il coinvolgimento dei comitati di quartiere e frazione, e appronti correttivi e miglioramenti al trasporto pubblico locale in modo da renderlo la soluzione più attrattiva e conveniente per spostarsi in città?”