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Attualità | 26 novembre 2024, 08:18

Da Slow Food Bra un appello per salvare le stalle siciliane con l’iniziativa “Fieno solidale”

Un’azione concreta per aiutare gli allevamenti in difficoltà a causa della siccità. Convegno il 5 dicembre a Cherasco

Da Slow Food Bra un appello per salvare le stalle siciliane con l’iniziativa “Fieno solidale”

“Fieno solidale” è l’ultimissima iniziativa che sta facendo parlare di sé. Quest’estate la Sicilia è stata funestata dalla siccità che ha cancellato la raccolta del fieno sull’isola e la situazione per gli allevatori è drammatica.

Ora più che mai è dunque fondamentale riuscire a trovare una soluzione al problema. Ci ha pensato ‘L Cravè Renato Maunero, che dal Mercato della Terra di Bra ha fatto un appello per raccogliere fondi destinati all’acquisto di fieno da inviare agli allevamenti siciliani in sofferenza.

Un progetto che ha trovato l’appoggio di Slow Food Bra e verrà illustrato giovedì 5 dicembre, ore 18, nella chiesa di San Gregorio di Cherasco (via Garibaldi) con il convegno dal titolo: “Prati, pascoli stabili, pastorizia e lattiero caseario, progetto fieno solidale”.

Parteciperanno il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, gli assessori regionali Paolo Bongioanni (agricoltura) e Marco Gallo (montagna), Michela Lenta di Slow Food, Renato Maunero (pastore e produttore della Robiola di Cherasco) e Gian Vittorio Porasso (produttore di formaggi di capra).

Si può contribuire attraverso un versamento con Satispay (profilo Slow food Bra) o un bonifico bancario (Iban IT31Y05387 22500 000047403139). I proventi della tombola di Slow Food Bra in programma la serata di venerdì 27 dicembre al centro G. Arpino saranno usati anche per questo scopo.

Drammatica la condizione degli allevamenti dove decine di migliaia di mucche e pecore rischiano di morire di fame e di sete, con mangiatoie e abbeveratoi vuoti. E gli allevatori sono costretti a comprare i prodotti fuori regione con costi alti da sostenere, considerata la grave crisi. La preoccupazione riguarda ormai tutti i comparti dell’agroalimentare siciliano, vittima di anni di incapacità a investire su un sistema infrastrutturale capace di non far disperdere l’acqua e in grado di garantire alle aziende la sopravvivenza.

Silvia Gullino

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