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Attualità | 29 aprile 2025, 10:10

Cuneo, ancora “nel limbo” la Cascina Vecchia: “Nessuna novità. Ci muoviamo per tutelare l’ente il più possibile”

In Consiglio comunale l’assessora Clerico risponde alle domande di Boselli e assicura: “La struttura non corre rischi di ammaloramento”

Il cancello di Cascina Vecchia

Il cancello di Cascina Vecchia

Cascina Vecchia, a che punto siamo? Se l’è chiesto – e ha presentato un’interpellanza specifica a riguardo – il consigliere comunale di Cuneo Giancarlo Boselli (Indipendenti), chiedendo una “urgente commissione d’aggiornamento”: “In una vicenda importante, ancora una volta, abbiamo costituito situazioni contrattuali che ci mettono in difficoltà e che ci impediscono di agire subito per tutelarci”.

Al centro della richiesta d’informazioni del consigliere il passo indietro operato da Open Baladin – gestore della nuova Cascina Vecchia – lo scorso 6 febbraio. Notizia che ha gettato il progetto di recupero dello stabile di frazione San Rocco Castagnaretta nell’attesa di ulteriori sviluppi.

“Situazioni complicate su tutti i grandi progetti cittadini”
Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) ha sottolineato di aver richiesto l’accesso agli atti per capire com’era regolato il contratto nella specifica eventualità in essere: “Nell’area, i soli lavori in capo al Comune sono stati conclusi: lo stato attuale di abbandono potrebbe aggravare le condizioni dell’area e alzare i costi per la chiusura dell’intervento? E il canone versato, che fine fa, rimane al nostro ente o viene restituito?

Open Baladin si è fatta i conti relativamente alla gestione di Cascina Vecchia e di Tettoia Vinaj e si è resa conto di non poterle affrontare entrambe – ha detto Franco Civallero (FI) -. Ma subito non è stato così: cos’è successo, quindi? Il rischio, ora, è che Cascina Vecchia rimanga nel limbo per sempre”.

Ugo Sturlese (Beni Comuni) ha invece guardato al tema in maniera più ampia: “Mi pare si configuri un problema strutturale nel funzionamento della macchina comunale. Situazioni complicate come questa si ripresentano, spesso simili, su quasi tutti i ‘grandi progetti’ cittadini: credo sia arrivato il tempo di chiedersi se il modo d’agire sia davvero adeguato”.

Clerico: “Nessuna incapacità di gestione da parte dell’ente”
L’assessora Cristina Clerico ha liberato immediatamente il campo da possibili dubbi chiarendo come “la struttura non corra rischi di ammaloramento nel modo più assoluto: è stata recuperata in modo congruo dopo decenni di abbandono. E non si configura nessuna incapacità dell’ente di gestire situazioni complesse; semplicemente queste, per propria natura, sono più portate a incappare in ‘patologie’”.

Il rapporto con Open Baladin su Tettoia Vinaj è tutt’ora attivo – ha poi aggiunto Clerico -. La volontà di disingaggio è stata resa pubblica, come sappiamo, ma non ancora ratificata in maniera ufficiale. Ci troviamo ora in una fase di interlocuzione, votata alla definizione in maniera il più possibile puntutale della situazione del concessionario nell’ottica di tutelare l’ente il più possibile. Appena possibile torneremo a informare prima la commissione e poi il Consiglio comunale”.

Simone Giraudi

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