/ Economia

Che tempo fa

Economia | 14 maggio 2025, 11:09

PaneAlba, dopo le Rsu arriva il primo integrativo: per 250 addetti 2.000 euro di premio in tre anni e welfare aziendale

Risultato storico dopo l’elezione delle prime Rsu nel dicembre scorso. La soddisfazione dei sindacati

Lo stabilimento PaneAlba di Cherasco, lungo l'autostrada Torino-Savona

Lo stabilimento PaneAlba di Cherasco, lungo l'autostrada Torino-Savona

"Con questo accordo si apre per la Panealba una nuova stagione di relazioni industriali: più moderne, più partecipate, più condivise. Un sistema che riconosce le lavoratrici e i lavoratori come parte attiva e propositiva nei processi aziendali".

Con queste parole le segreterie provinciali di Fai Cisl, la Flai Cgil e la Uila Uil, sigle sindacali del comparto alimentare, esprimono la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, del primo contratto integrativo aziendale mai sottoscritto nei 43 anni di storia dell’importante industria alimentare langarola.

Un risultato, "primo tassello di un nuovo sistema di relazioni sindacali rispondente alle esigenze di competitività delle aziende da una parte e di nuove tutele da parte dei lavoratori dall’altra", che arriva a pochi mesi di distanza da un altro evento storico: l’elezione delle prime rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) aziendali, avvenuta nel dicembre 2024, evento che sempre secondo i rappresentanti dei lavoratori "ha dato il via a una nuova fase di relazioni sindacali basate sul confronto e sulla partecipazione".

L’accordo è frutto di "un lungo e proficuo confronto" tra le organizzazioni sindacali - Fai Cisl (con Flavio D’Amicis e Fortunato La Spina), Flai Cgil (con Elisa Livrieri) e Uila Uil (con Giuseppe Meineri) – e la direzione aziendale, con il fondamentale contributo delle Rsu appena elette: Stefano Boniforte e Alessandro Mazzucco (Fai Cisl), Mirel Cristian Minea (Flai Cgil), Hicham Atiki (Uila Uil).

Tra i principali contenuti dell’integrativo, che interessa i 164 dipendenti diretti dell’azienda, ma anche i circa 90 lavoratori "somministrati" attualmente impiegati presso il grande stabilimento di via del Lavoro a Cherasco –  un premio di risultato triennale, di 2.000 euro (500 euro nel primo anno, poi 700 e quindi 800), legato a obiettivi di produttività, redditività e qualità; l’introduzione del welfare aziendale, con particolare attenzione alla conciliazione tempi di vita e lavoro, prevedendo giornate di permesso retribuito per l’inserimento dei figli in asilo nido, scuole materne e scuole primarie e per assistenza ai genitori anziani nell’ipotesi di ricovero e/o dimissioni, day hospital, nonché per effettuare visite mediche specialistiche salvavita o oncologiche. In aggiunta a quanto già previsto dal Ccnl, l’istituzione di un confronto sindacale periodico con l’azienda, su temi di particolare rilevanza come ad esempio professionalità e sicurezza. Oltre che un confronto costante rispetto al numero dei lavoratori somministrati per i quali l’azienda si è presa l’impegno di continuare nel percorso di stabilizzazione; un accordo sulla banca ore con il riconoscimento di una premialità ai lavoratori che aderiscono su base volontaria; in un’ottica di maggiore attenzione al tema della sicurezza l’accordo per eleggere un responsabile Rls in più rispetto a quanto previsto dalla normativa, per cui si avranno due figure di questo tipo.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium