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Cronaca | 27 maggio 2025, 18:06

Sequestri per frode e riciclaggio anche nel Cuneese: il Riesame dispone l’immediata restituzione dei beni

Colpiti anche terreni, fabbricati, capannoni, automobili e società di proprietà dei familiari di un uomo accusato di reati fiscali per commercio fraudolento di carburanti e combustibili

Immagine d'archivio

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Spettabile redazione,

il 23 aprile scorso la vostra testata online, con articolo titolato "Frode e riciclaggio, la Guardia di Finanza di Piacenza sequestra beni per 20 milioni", dava notizia di un maxi sequestro di beni eseguito dalla Guardia di Finanza di Piacenza che aveva riguardato terreni, fabbricati, capannoni in Novara, Piacenza, Milano, Brindisi, Cuneo, Alessandria e Chiavari e, inoltre, otto società con sede a Piacenza e Milano, quote societarie, nove autovetture (di cui sei di lusso: una Ferrari 488, una Porsche 911, due Porsche Macan, un'Audi RSQ8 e un'Audi Q3), tre motocicli, conti correnti e disponibilità liquide, per un importo totale - sempre secondo le notizie pubblicate - di 20 milioni di euro.

Il sequestro è stato eseguito contro i titolari di quei beni, familiari di un uomo accusato di reati fiscali per commercio fraudolento di carburanti e combustibili; familiari ritenuti dal pubblico ministero procedente, la Procura Europea di Napoli, come intestatari fittizi o prestanome. Si trattava, comunque, dei familiari dell'imputato, tutti residenti nel Piacentino.

Nella mia qualità di legale delle persone e delle società colpite dal sequestro, ho presentato ricorso in riesame al Tribunale di Napoli il quale, all'udienza del 13 maggio scorso, con dispositivo depositato in pari data, ha annullato il sequestro, disponendo la immediata restituzione di quanto sequestrato agli aventi diritto.

Aggiungo che, alla data odierna, le mie assistite non hanno avuto la restituzione anche di uno soltanto dei beni sequestrati e che il sequestro in questione, di brevissima durata, e il ritardo nella esecuzione del dissequestro disposto dal Tribunale, stanno provocando ingenti danni alle aziende da me assistite in quanto, per un verso, esse non sono ancora rientrate nella disponibilità dei veicoli e dei conti aziendali sequestrati; per altro verso, i propri dipendenti (una quarantina circa) sono senza stipendio di aprile e di maggio.

Avvocato Franco lonadi,

Vibo Valentia - Rho

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