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Cronaca | 22 luglio 2025, 10:29

Un'altra piantagione di marijuana scoperta dai Carabinieri di Bra: sequestrate oltre 700 piante e 65 kg di infiorescenze già essiccate

In un cascinale di Vigliano d’Asti sofisticati impianti di aerazione, illuminazione e irrigazione. Un soggetto di nazionalità albanese arrestato in flagranza di reato

Alcune immagini piantagione scoperta dai Carabinieri di Bra a Vigliano d'Asti

Alcune immagini piantagione scoperta dai Carabinieri di Bra a Vigliano d'Asti

Nuovi sviluppi nell’operazione, denominata "Djali", che nei giorni scorsi ha portato la Compagnia Carabinieri di Bra all’esecuzione di 14 misure cautelari e al sequestro di oltre 1.000 kg di mariujana, rinvenute in coltivazioni che la medesima organizzazione criminale conduceva all'interno di capannoni individuati tra il Braidese, il Saluzzese e le province di Milano e Pavia.

Nuove evidenze investigative hanno portato ora i militari dell’Arma braidese a individuare un ulteriore sito di coltivazione di cannabis, insediato in un cascinale a Vigliano d’Asti, nell’Astigiano.

All’atto dell’intervento i militari hanno constatato la presenza di un soggetto di nazionalità albanese, tratto in arresto in flagranza di reato, con ogni evidenza preposto alla cura e alla vigilanza dell’illecita coltivazione realizzata sui due piani dello stabile.

Anche in questa circostanza è stata rilevata la presenza di sofisticati impianti di aerazione, illuminazione e irrigazione, nonché materiali utili al confezionamento utilizzati per garantire una ragguardevole produzione di sostanza stupefacente.

Gli operanti hanno proceduto al sequestro dell’immobile e delle varie attrezzature e di 762 piante di cannabis in diverse fasi vegetative e 65 kg. di infiorescenze già essiccate, pronte per essere confezionate per lo spaccio.

CONVALIDATO L’ARRESTO DEL 50ENNE TROVATO NELLO STABILE

E’ un 50enne di origini albanese l’uomo tratto in arresto dai Carabinieri presso il cascinale di Vigliano d’Asti.

Alla vista dei militari, che giovedì 17 luglio erano giunti sul posto per perquisire l’edificio, l’uomo si è barricato all’interno non consentendo loro l’accesso. Dopodiché cercava di sottrarsi al fermo andando sul tetto. I Carabinieri riuscivano comunque a introdursi all’interno tramite un ingresso secondario e a fermare il soggetto in fuga. Nei giorni seguenti l’uomo, che nominava quale proprio difensore l’avvocato albese Roberto Ponzio, è comparso davanti alla giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Asti, dottoressa Beatrice Bonisoli, che procedeva a convalidare l’arresto disponendone la custodia cautelare presso la casa circondariale di Asti.

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