Grande successo domenica 28 settembre, a Saluzzo per l’apertura straordinaria di Villa Belvedere Radicati e delle sue antiche cantine, visitabili per la prima volta dal pubblico.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Arte Terra e Cielo, che dal 2016 gestisce la villa per conto del Comune di Saluzzo, ha attirato centinaia di visitatori, molti dei quali provenienti anche dal Torinese.
Ad accompagnare il pubblico alla scoperta della dimora sono stati i volontari dell’associazione, che hanno guidato i gruppi tra sale ricche di storia e cimeli appartenenti alla nobile famiglia dei Radicati, raccontando come la contessa Anna Maria, scomparsa nel 1977, avesse espresso la volontà di donare l’antica residenza al Comune di Saluzzo perché diventasse museo civico.
La giornata è stata resa ancora più speciale dalla presenza del mercatino “Svuota la cantina”, promosso dalla Fondazione Bertoni nel parco della villa. Un’occasione che ha unito cultura, tradizione e convivialità.
Molti saluzzesi conoscono da sempre la dimora sulla collina di Saluzzo come “Villa eco”, per il curioso fenomeno acustico che si verifica all’inizio del viale d’accesso, quando la voce viene riflessa dalle pareti.
Grande fascino ha suscitato anche la visita alle cantine: antiche botti, damigiane, fiaschi, un torchio e vari strumenti di vinificazione, insieme alla cucina, rimasta ferma nel tempo, con ancora il montacarichi per le vivande che serviva la sala da pranzo, e alla ghiacciaia medievale, un tempo utilizzata per conservare la neve trasformata in ghiaccio.
I visitatori hanno potuto fermarsi nel parco tra tavolini e sedie d'antan e usufruire del servizio bar, da parte del "Caffè Stradivari", che ha offerto colazioni, pranzi, merende e aperitivi all’aperto, trasformando la giornata in un momento di convivialità e relax immerso nella bellezza del luogo.
Il pubblico, oltre ad ammirare gli ambienti interni, hanno quindi potuto passeggiare nel grande parco della villa e godere di una vista spettacolare sulla pianura saluzzese, che in una splendida giornata di sole si estendeva fino alle Langhe, al Monregalese e a Cuneese oltre che sulla pianura fino a Torino. Un successo che conferma la forza attrattiva di Villa Belvedere, autentico scrigno di storia e bellezza del Marchesato.




















