A distanza di quasi un anno dall’ultima visita, i rappresentanti del Consiglio comunale di Cuneo tornano oggi pomeriggio, martedì 1 ottobre alle 17, all’impianto di Borgo San Dalmazzo, sede dell’Acsr, per fare il punto sul progetto di riqualificazione del biodigestore.
Il progetto, affidato a Entsorga Spa e finanziato con 12,8 milioni di euro del PNRR, punta a trasformare l’attuale discarica di San Nicolao in un impianto di digestione anaerobica capace di trattare fino a 45mila tonnellate annue tra rifiuto organico e verde. La tabella di marcia indica gennaio 2026 come data di conclusione dei lavori, cui seguiranno i collaudi e l’avvio della fase di marcia provvisoria. Oggi il punto della situazione.
Non mancano però i contrasti politici. Alla riunione non prenderanno parte i consiglieri del gruppo degli Indipendenti. In una nota ufficiale hanno infatti ribadito la loro contrarietà al biodigestore: "Solo dopo una buona politica dei rifiuti, basata su riduzione, riuso e differenziazione, si possono valutare soluzioni impiantistiche rispettose dell’economia circolare. Il biodigestore di Borgo non garantisce sostenibilità economica né ambientale, e comporterà maggiori costi per i cittadini".
Secondo gli Indipendenti, infatti, l’impianto non sarebbe autosufficiente: per funzionare avrebbe bisogno di rifiuti provenienti non solo dai 54 comuni del Consorzio, ma anche da altri territori della provincia e oltre. Un punto che, a loro avviso, mina alla base la logica di un ciclo chiuso e sostenibile dei rifiuti.














