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Attualità | 04 ottobre 2025, 13:09

"Italia bloccata dalla guerriglia politica: San Francesco, aiutaci tu!"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da Paolo Chiarenza, Guido Giordana, Rosalia Grillante, Luca Ferracciolo, Matilde Esposito, Paolo Barabesi, Maurizio Occelli, Mario Pinca, Dino Pellegrino, Mario Franchino, Carla Sapino, Emiliano Negro

Paolo Chiarenza

Paolo Chiarenza

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore,
    visto il clima di faziosità e di odio ideologico di questi tempi non credevamo più di vedere rivivere e invocare la figura di San Francesco d’Assisi, riconosciuto dal Parlamento Patrono d’Italia. Nell’anno 1926, settimo centenario della sua morte, lo si commemorava affermandolo come “il Santo degli Italiani, il più Italiano dei Santi del cristianesimo”. Purtroppo, oggi non è più celebrato così. Ma l’Italia, che è spaccata in due sull’orlo delle guerre in Medio Oriente e in Ucraina, ha tanto bisogno di chiedere l’aiuto di San Francesco per i gravi eventi da affrontare.

Per i soccorsi alla disperata popolazione di Gaza l’Italia è bloccata dalla guerriglia politica, ma è chiaro che il fine umanitario di tutto lo schieramento di sinistra si è dimostrato non esserlo precipuamente , il che sarebbe stato conseguito, di fronte al blocco marittimo di Israele, sicuramente ed efficacemente attraverso lo sbarco a Cipro dei soccorsi  e l’intervento organizzato e controllato dal cardinale cattolico di Gerusalemme. Tutto, invece, si è tradotto in un’azione politica e mediatica a livello internazionale, ma ancora di più in Italia in un pretestuoso assalto al governo Meloni, Tajani, Salvini, che si conferma concreto, decisionista e stabile, capace di raggiungere positivi risultati e consenso a livello nazionale e internazionale.

Il campo largo della sinistra italiana, il sindacato politicizzato CGIL sono in assetto di contestazione generale: hanno “scoperto” oggi che gli israeliani sono oppressivi, ultranazionalisti, guerrafondai spietati. Quando in passato in Italia questo veniva avvertito da destra in nome di una obiettiva considerazione della situazione in Palestina, piaceva a costoro aggredirci come antisemiti, razzisti e porci al bando in nome dell’olocausto, nonché manifestare contro di noi  con l’ebrea senatrice Segre in nome dell’antifascismo. Ora è tutto ribaltato.

I pretesti nella storia spesso si ripetono. Affermava, infatti, Benedetto Croce: “Non c’è un evento storico che accade oggi che non trovi un precedente in altri eventi che attengono alla storia pregressa”. Nel lontano 1960, col pretesto del congresso nazionale del MSI a Genova, proteste e violenze di piazza organizzate dal Pci e dalla Cgil furono scatenate contro il governo Tambroni, sostenuto dalla Destra, imponendo così la storica svolta a sinistra. Dopo tanti anni una analoga manovra si ripete, in nome della popolazione di Gaza,  mediante azioni violente, scioperi generali, mucchi selvaggi all’attacco delle Forze dell’Ordine, danneggiamenti di ogni sorta, intimidazioni alla popolazione, assalti alle strutture. Visti gli obiettivi evidenti e gli strumenti preordinati e violenti messi in atto, non è questione di espressione di solidarietà verso il popolo palestinese né di opposizione a Israele. Non si tratta di legittime manifestazioni di protesta e di solidarietà, ma di un disegno politico preciso contro l’attuale governo italiano che continua ad affermarsi e consolidarsi a livello nazionale ed internazionale. Nulla di simile avviene negli altri Stati europei.

Il centrodestra esprime la maggioranza del popolo italiano e governa, ma lo deve dimostrare  ad ogni livello territoriale  con i suoi rappresentanti e la sua gente. E’ pericoloso ridursi oggi ad essere “maggioranza silenziosa”.

Ringraziamo per la considerazione, distintamente.


Paolo Chiarenza (Busca), Guido Giordana (sindaco di Valdieri), Rosalia Grillante (Vicoforte M.vì), Luca Ferracciolo (B.go S. Dalmazzo), Matilde Esposito (Bra), Paolo Barabesi (consigliere comunale Cavallermaggiore), Maurizio Occelli (consiglere comunale Savigliano), Mario Pinca (Saluzzo), Dino Pellegrino (Fossano), Mario Franchino (Beinette), Avv. Carla Sapino, Emiliano Negro (sindaco di Roburent)
 

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