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Attualità | 14 ottobre 2025, 15:30

In Granda si muore travolti da un muro, cadendo da un tetto o su un mezzo agricolo

Si è celebrata la 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro. In Granda, quest'anno, sono già nove

In Granda si muore travolti da un muro, cadendo da un tetto o su un mezzo agricolo

"Dietro ogni nome letto oggi in Aula c’è una storia spezzata, una famiglia che porta il peso di un dolore inaccettabile. La 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro non può essere solo memoria, ma deve essere un monito a fare
di più e meglio". 

Così Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte con delega al Lavoro, nel giorno in cui il Consiglio regionale ha ricordato, come ogni anno, le vittime piemontesi degli incidenti sul lavoro.

Di più e meglio: per Piertomaso Bergesio, segretario provinciale della Cgil, il più e il meglio non possono che stare in maggiori controlli. 

L'Ispettorato del lavoro della Granda ha un terzo dell'organico previsto. "Maggiori controlli significa anche prevenzione e formazione", sottolinea il segretario. 

Che aggiunge: "Servono azioni concrete, perché di parole se ne sono fatte troppe. E i numeri continuano a dircelo. Nove morti in provincia nei primi nove mesi dell'anno. Abbiamo già superato i numeri del 2024. Maggiori controlli e lotta al precariato: per la Cgil non ci sono altre strade per fermare la piaga delle morti sul lavoro. E bisogna rendere detraibili i costi per la sicurezza". 

Nove morti in Granda, fino allo scorso mese di settembre, come ha ricordato il segretario della Cgil. Un numero che ci rende "zona rossa" per incidenza. 

In Granda si muore travolti da un muro, cadendo da un tetto, restando folgorati, durante il tragitto verso il posto di lavoro o su un macchinario agricolo. 

Questi fatti non sono “eventi isolati”, ma segnali di un sistema che non riesce a mettere davvero in sicurezza i lavoratori, soprattutto nei settori più esposti: edilizia, agricoltura, trasporti, manutenzione.

Dietro ogni incidente non c’è fatalità, ma spesso negligenza, carenza di controlli o omissioni. I costi per la collettività sono tra l'altro enormi. 

Questa giornata ci invita a ricordarlo, a riflettere e a trovare soluzioni. Tra queste, da tempo si pensa a premi o sgravi per le aziende che adottano piani di sicurezza efficaci, soprattutto quelle più piccole e periferiche, dove è più facile sfuggire ai controlli. 

Perché la sicurezza non è un optional, è dignità del lavoro e rispetto della vita. 

Barbara Simonelli

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