Si è tenuto oggi, mercoledì 26 novembre, presso la sede di ACA ad Alba, l’evento di restituzione pubblica dello Studio di Fattibilità promosso da Weco Impresa Sociale e dal Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, volto a definire un modello responsabile e sostenibile per la gestione della manodopera stagionale nei vigneti delle Langhe e del Roero. Questo studio, avviato nel 2024, rappresenta un passaggio cruciale per dare forma e governance ad un intervento territoriale che coniughi legalità, trasparenza, qualità del lavoro e inclusione.
L’INDAGINE
Lo Studio di Fattibilità è stato sviluppato attraverso un percorso articolato e partecipativo, che ha combinato analisi qualitative e quantitative per restituire un quadro completo delle dinamiche del lavoro vitivinicolo locale. La prima fase ha esaminato il contesto, le problematiche emergenti e le possibili soluzioni, mentre la seconda ha approfondito la fattibilità tecnica, giuridica ed economica del modello proposto. Il passaggio tra le due fasi è stato consolidato da un workshop territoriale che ha coinvolto oltre 60 rappresentanti territoriali, consentendo una validazione condivisa dell’impianto di lavoro.
L’indagine ha integrato interviste semi-strutturate a 33 stakeholder, tra cui istituzioni, imprese, associazioni di categoria, sindacati, operatori locali e lavoratori. Parallelamente, è stata svolta una ricerca comparativa sulle buone pratiche adottate in altri contesti agricoli, focalizzata su governance, sistemi di incrocio tra domanda e offerta, misure di accompagnamento ai lavoratori e strumenti per una gestione responsabile della manodopera. A completamento, Weco ha realizzato un’analisi quantitativa basata sui dati amministrativi del mercato del lavoro, che restituisce una fotografia precisa delle tipologie contrattuali e del ricorso all’appalto nel territorio.
I DATI
Ecco in sintesi i dati più interessanti emersi, relativi alle attivazioni contrattuali del settore, rilevate dal CPI di Alba nel 2023:
· Circa 4.500 lavoratori impiegati in operazioni manuali nel 2023, di cui 70% uomini, 30% donne.
· Attivati circa 5.500 contratti, evidenziando più contratti per singolo lavoratore.
· 589 aziende operanti nel settore:
· Quasi 90% aziende vitivinicole (uva da propria produzione).
· Il restante composto da contoterzisti agricoli (cooperative e società di servizi).
· Nonostante la differenza numerica, entrambe le tipologie attivano un numero simile di contratti, evidenziando la centralità di cooperative e società di servizi nella gestione dei vigneti.
· Oltre 2/3 degli addetti risultano “operai comuni”: possibile interpretazione legata o alla mancanza di competenze riconosciute o alla scarsa valorizzazione dei livelli contrattuali.
· 20 nazionalità principali coprono il 97% degli addetti impiegati, di questi il 28% dei lavoratori è italiano, il 72% straniero.
· Forte presenza dell’Est Europa (oltre il 54%)
· Lavoratori dall’Africa e dall’Asia rappresentano insieme il 14% (collegati ai flussi migratori più recenti).
· Sul totale dei lavoratori, il 14% è over 60 (circa 600 lavoratori): dato rilevante per il futuro ricambio generazionale. In particolare si segnala un gap rilevante sul ricambio generazionale applicata alla fascia dell’Est Europa
PUNTI CHIAVE DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ
· Creazione di una piattaforma territoriale con una governance che prevede la costituzione di due organismi distinti ma complementari: una Fondazione di Partecipazione, che definisce standard di qualità e garantisce neutralità, e una Società Operativa senza scopo di lucro, che gestisce direttamente l’housing per i lavoratori e svolge funzioni di raccordo e coordinamento con i servizi territoriali già esistenti dedicati a reclutamento, formazione, trasporti e inclusione sociale.
· Il progetto si inserisce nel Protocollo d’intesa promosso dalla Prefettura di Cuneo per prevenire lo sfruttamento lavorativo ad Alba, nelle Langhe e nel Roero.
· Il modello prevede l’assunzione di 120 lavoratori nel 2026 secondo criteri legali e trasparenti. Successivamente è previsto un aumento del 20% annuo degli assunti.
· Il piano economico di sostenibilità ha definito una stima dei costi di gestione della Società Operativa e individuato un modello di copertura basato su più fonti: contributi del sistema produttivo, sostegno delle istituzioni e della filantropia, oltre a una quota a carico dei lavoratori per le spese di housing.
LE DICHIARAZIONI
Alla presentazione del report erano presenti molte figure istituzionali e rappresentanti di associazioni, scuole, enti e aziende. A dare il benvenuto e l’inizio dei lavori è stato il sindaco della città di Alba Alberto Gatto.

Angelo Perez, Presidente di Weco Impresa Sociale ha dichiarato:
“L’approccio partecipativo e multi-attore che abbiamo adottato richiama al fatto che non si tratta di un mero esercizio teorico o di stile ma una direzione da percorrere e praticare insieme, per qualificare l’ecosistema come laboratorio di responsabilità sociale. Con diversi soggetti istituzionali del territorio in queste ultime settimane si sta attivando un tavolo di confronto per discutere la traduzione operativa dello Studio di fattibilità, a partire dai suoi risultati”.

Cesare Barbero, vicepresidente del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e direttore della Cantina cooperativa Pertinace, ha aggiunto:
“La qualità dei nostri vini dipende dalla qualità del lavoro nei vigneti. Per questo, come Consorzio, ci impegniamo a sostenere un modello trasparente, dignitoso e condiviso di gestione della manodopera. L’esperienza dell’Accademia della Vigna dimostra che è possibile formare e integrare i lavoratori in modo stabile, valorizzando competenze e diritti. Vogliamo un territorio coerente con i valori che racconta al mondo: eccellenza, responsabilità e rispetto delle persone che contribuiscono ogni giorno alla nostra filiera”.

WECO
Weco è un'agenzia di innovation design impegnata nella promozione di approcci e metodi per la trasformazione sociale a fianco di istituzioni, imprese e realtà non-profit. Sviluppa iniziative di innovazione sociale in favore di territori urbani ed extra-urbani, con particolare attenzione ai contesti marginalizzati e di area interna, luoghi che costituiscono piattaforme naturali per lo sviluppo di esperienze di co-progettazione ad elevato valore sociale e territoriale.
Ha sedi operative a Cuneo e Torino.
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