Un problema per la signora, che ha una madre disabile al 100 per 100, e per i tanti che, ogni giorno, li utilizzano. Persone allettate, ospiti delle case di riposo, non autosufficienti.
A quanto ci ha spiegato la signora Barale, attualmente non sono disponibili. L'ordine del 2 dicembre non ha avuto, infatti, alcun riscontro. E le famiglie, se la situazione non si normalizzerà in fretta, dovranno pagarseli di tasca propria.
Una spesa che si aggira sui 100 euro al mese e che non tutti possono permettersi.
A distanza di poco meno di 18 mesi, pare che la situazione si sia ripresentata.
E' sempre la signora Barale a contattarci, spiegandoci come, ormai da venti giorni, nessuno le sappia dare informazioni o risposte sulla fornitura degli ausili per sua mamma.
Ha provato a contattare tutti i numeri e gli indirizzi deputati.

"Ho telefonato in farmacia per prenotare la consegna della fornitura trimestrale dei pannoloni e poi ho atteso di essere contattata. Nessuna chiamata da più di 20 giorni. Ho provato a chiamare numerose volte l'Ufficio protesica ma non risponde nessuno. Ho contattato diversi uffici (logistica, magazzino, Asl di Asti, che è responsabile del servizio per tutta la regione) senza risolvere nulla. Nessuno sa niente. L'Urp mi ha comunicato che la ditta che si occupa del servizio è fallita. Per cui anziani e disabili non ricevono più nulla delle forniture di cui hanno diritto. Anche nei supermercati è difficile reperire i pannoloni della taglia giusta", ci spiega.
Proviamo a chiamare anche noi.
Il numero verde ti illude. Una fonia informa che sta per mettere in contatto il chiamante con un operatore, salvo poi darti un altro numero di telefono, lo 011/0240506, e far cadere la linea. Quel numero 011 non è contattabile.
Tutti gli altri passaggi la signora Barale li ha fatti, ma al momento senza riuscire a risolvere la situazione. E, se è vero quanto comunicato dall'Urp, la situazione non sembra destinata a risolversi in fretta.
Come avevamo fatto a giugno 2024, anche questa volta inoltreremo la segnalazione all'assessore Riboldi, ormai in questo ruolo da quasi un anno e mezzo.
Vedremo se, come accaduto allora, anche questa volta si procederà con l'affidamento del servizio ad un'altra azienda e con quali tempi si riuscirà a ripristinare un servizio essenziale per tante persone fragili.
















