In Piemonte il volume complessivo del gioco - considerando sia l’offerta fisica sia quella online - si colloca intorno ai 10 miliardi di euro l’anno, secondo le più recenti stime diffuse da osservatori di settore e riprese dalla stampa regionale. Un valore che inserisce la regione tra le aree italiane con una raccolta rilevante, coerente con la dimensione demografica del territorio, il peso economico delle grandi aree urbane e una rete di accesso al gioco articolata tra canali tradizionali e digitali.
Il dato complessivo restituisce l’immagine di un comparto ormai strutturato, che negli ultimi anni ha accompagnato l’evoluzione delle abitudini di consumo e delle tecnologie, integrando progressivamente il canale online accanto a quello fisico.
Dinamiche di crescita e fattori di interesse
L’analisi delle dinamiche più recenti mostra come il gioco online stia assumendo un ruolo sempre più centrale nel panorama piemontese. La crescente diffusione di piattaforme digitali accessibili da smartphone, tablet e computer ha favorito l’ampliamento della base utenti e una maggiore continuità di utilizzo, con un incremento del tempo trascorso sulle piattaforme e una fruizione più distribuita nel corso della giornata.
A incidere su questa tendenza contribuiscono diversi elementi, tra cui l’innovazione costante dei prodotti, la varietà dell’offerta disponibile e le condizioni promozionali proposte dagli operatori. In questo contesto, i bonus per i casino online rappresentano sicuramente uno dei principali motivi, perché le molte offerte presenti sul web vengono viste dagli utenti come un potenziale vantaggio da non farsi scappare, con il conseguente aumento del coinvolgimento degli utenti e quindi del tempo speso sui portali di gioco. Il canale digitale, inoltre, consente una maggiore personalizzazione dell’esperienza di gioco e un accesso semplificato ai servizi, elementi che stanno contribuendo a ridefinire il peso relativo dei diversi segmenti del mercato regionale.
Spesa pro capite e struttura del mercato piemontese
Un altro indicatore utile per comprendere la dimensione del settore è rappresentato dalla spesa pro capite, che nel 2024 si è attestata intorno ai 2.232 euro per abitante (6,11 euro al giorno), includendo tutte le forme di gioco, sia fisiche sia online. Soprattutto queste ultime stanno crescendo in modo particolare, poiché non incontrano gli stessi limiti delle slot fisiche che hanno specifici orari di funzionamento.
Dal punto di vista territoriale, Torino si conferma il principale polo regionale, in virtù della concentrazione di popolazione, servizi e attività economiche. A seguire, le altre province contribuiscono alla raccolta complessiva con quote diversificate, rispecchiando le caratteristiche socio-economiche locali e la distribuzione dell’offerta.
Quadro regolatorio e valutazioni istituzionali
Nel contesto di un mercato maturo, il Piemonte viene spesso citato come esempio di equilibrio tra sviluppo del settore e governance territoriale. Associazioni e osservatori hanno riconosciuto alla regione un approccio strutturato nella definizione delle normative specifiche per il settore, attraverso strumenti di monitoraggio, pianificazione e coordinamento tra enti locali.
In particolare, Libera ha assegnato al Piemonte una valutazione molto positiva per l’insieme delle politiche adottate, sottolineando l’efficacia di misure come la programmazione territoriale dei punti di gioco, l’organizzazione degli orari di funzionamento degli apparecchi e l’istituzione di organismi dedicati all’osservazione del fenomeno. Questi elementi contribuiscono a delineare un quadro normativo chiaro e stabile, apprezzato anche dagli operatori per la certezza delle regole.
Uno sguardo alle prospettive
Guardando al 2026, il settore del gioco in Piemonte appare destinato a consolidare il proprio peso economico, con una probabile ulteriore integrazione tra offerta fisica e digitale. L’innovazione tecnologica, l’evoluzione delle piattaforme online e un quadro regolatorio definito continueranno a rappresentare fattori chiave per l’evoluzione del mercato regionale.
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