Nell'epoca delle telecomunicazioni e della velocità, ritrovarsi senza connessione Internet o con il cellulare che non dà segni di vita può creare qualche problema, soprattutto se si pensa che tutto è praticamente informatizzato. Davvero non ci siamo più abituati. E qualche problema lo sta in effetti avendo Narzole. Da stamattina, infatti, il piccolo centro alle porte delle Langhe, 3300 abitanti, tra i quali la presidente della provincia Gianna Gancia nonché un altro fedelissimo della Lega, il consigliere regionale Federico Gregorio, è praticamente isolato. "Siamo tagliati fuori dal mondo" - ha infatti commentato proprio Gregorio.
Non funzionano i telefoni fissi, non funziona la connessione Internet e non dà segni di vita neppure la telefonia mobile. I problemi riguardano particolarmente le utenze Telecom e Tim, ma pare ci siano difficoltà anche per quanto riguarda gli altri gestori. Le cause? Forse la grandinata che ha colpito il paese lo scorso martedì e che avrebbe provocato il guasto di una 'centralina madre', oppure degli scavi, che avrebbero danneggiato alcuni cavi. Fatto sta che se si prova a chiamare un negozio, la farmacia o il medico del paese, la risposta è un 'tutututu' snervante.
Ancora non si sa con precisione cosa sia successo. I problemi sarebbero iniziati qualche giorno fa, stando alle segnalazioni di qualche narzolese, ma oggi hanno raggiunto il picco, paralizzando la vita del posto. Banche, negozi, attività imprenditoriali: tutto fermo. Con i conseguenti e inevitabili disagi.
Gianna Gancia, raggiunta telefonicamente, ha confessato di aver ricevuto decine di telefonate. Stessa sorte per Federico Gregorio. Tutti a lamentarsi con loro del disservizio e a chiedere quando si risolverà la situazione. Un piccolo scotto da pagare per la celebrità e l'autorità raggiunte. Entrambi hanno precisato che sono stati coinvolti anche i tecnici del settore informatico della Provincia, perché prendessero contatto con la Telecom. Insomma, la situazione è monitorata da vicino e con grande attenzione.
Al momento non è dato sapere quando la situazione tornerà alla normalità: l'azienda si è trincerata dietro alle classiche 48-72 ore di tempo per sanare il guasto. Di questi tempi appare un tempo lungo quanto un'era geologica. Ma tant'è. Non resta che attendere.