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Politica | 26 gennaio 2019, 17:31

I primi nomi dei cuneesi in corsa per l’Europa

Oltre ad Alberto Cirio (Forza Italia), ancora pencolante tra Bruxelles e Torino, e Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), dato invece per sicuro, si fanno insistenti le voci su Gianna Gancia (Lega) e Nicola Clerici (5 Stelle)

I primi nomi dei cuneesi in corsa per l’Europa

Al momento le certezze delle candidature per le elezioni europee del 26 maggio sono poche, tuttavia alcuni primi nomi di cuneesi cominciano a circolare.

Trattandosi di un sistema elettorale proporzionale puro, non sono richieste alleanze, per cui ogni partito corre per sé e cura gli interessi della propria bottega.

Il caso più interessante, quello che sta tenendo ormai da tempo Forza Italia sulla corda, riguarda Alberto Cirio. La sua candidatura, quando mancano tre mesi alla presentazione delle liste, resta in bilico tra la Regione e Parlamento Europeo.

Se verrà chiarita la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli2 e se la Lega darà il via libera ad un’alleanza con Forza Italia e Fratelli d’Italia, l’eurodeputato albese andrà a guidare la coalizione di centrodestra sperando di portarla alla conquista del Piemonte. In caso contrario si ripresenterà alle europee.

Per Fratelli d’Italia sembra assodata la candidatura di Guido Crosetto, numero due del partito, di solide radici cuneesi nonostante la sua vita politica si svolga ormai interamente nella capitale. In caso di probabile elezione, lascerebbe la Camera dopo che l’aula ha respinto già due volte le sue dimissioni.

La novità più rilevante arriva dalla Lega, confermata da autorevoli fonti vicine al segretario regionale Riccardo Molinari, attuale capogruppo a Montecitorio. La capogruppo uscente in Regione Gianna Gancia, già presidente della Provincia di Cuneo, verrebbe candidata all’Europa perché – almeno così risulta – né Molinari né Matteo Salvini la vorrebbero più in Regione.

Gancia, in queste ultime settimane, ha espresso giudizi assai critici sulla scarsa attenzione riservata al Piemonte dal Governo gialloverde, sia a proposito della Tav che delle altri grandi infrastrutture.

Ecco dunque scattare la vecchia regola del “promoveatur ut amoveatur”. La traduzione letterale della locuzione latina è “sia promossa affinchè sia rimossa” e pare essere proprio essere questa l’intenzione dei maggiorenti leghisti che mal hanno digerito le esternazioni della Gancia e, soprattutto, non hanno dimenticato che fu proprio lei, temerariamente, a sfidare Molinari nell’ultimo congresso piemontese del Carroccio.

Che poi la manovra riesca è altro paio di maniche. Vedremo nelle prossime settimane come evolverà la situazione.

Dal fronte 5 Stelle si parla di una possibile cordata in appoggio all’avvocato saviglianese Nicola Clerici, segretario particolare della deputata monregalese Fabiana Dadone.

Per il momento si tratta di un’ipotesi, dal momento che, come è noto, le candidature stellate devono passare al vaglio del voto online. Ma proprio per questo si vocifera di “cordata” preparatoria.

Non risultano, attualmente, candidature cuneesi del Pd e in generale del centrosinistra.

La sinistra di Rifondazione potrebbe forse esprimere un nome, ma non essendo ancora stata delineata con chiarezza la cornice della formazione ad ora nulla si sa.

GpT

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