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Cuneo e valli | 11 ottobre 2010, 08:00

La sezione Avis di Borgo San Dalmazzo ha compiuto 40 anni

Nella grande festa che ha coinvolto la città distribuiti i premi ed uno scambio di doni reciproci

Il gruppo Avis di Borgo San Dalmazzo

Il gruppo Avis di Borgo San Dalmazzo

Avisini, autorità, oltre 70 sezioni Avis della provincia di Cuneo, la banda “La Rumorosa” di Boves, associazioni di Borgo San Dalmazzo, tutti riuniti nella mattina di domenica 10 ottobre a Borgo per festeggiare i 40 anni della sezione “Giuseppe Fiore” cittadina. La festa è iniziata in mattinata con l’accoglienza delle sezioni consorelle e la sfilata per le vie del centro storico. In piazza Liberazione è stato inaugurato ufficialmente per mano dell’assessore Luisa Giorda un orologio che l’Avis ha regalato alla città.

“Il tempo passa impietoso, ogni tanto lo vorremmo fermare, altre volte vorremmo farlo correre più in fretta – ha detto il presidente della sezione borgarina, Piero Morano -. In questo luogo passano molti studenti per andare a scuola; speriamo che leggendo il nostro invito alla donazione del sangue, mentre guardano l’ora per sapere se sono puntuali o possono chiacchierare ancora un po’, scelgano di diventare donatori”. Sotto l’orologio campeggia l’invito “È l’ora di donare il sangue! Qualcuno ha bisogno di te”.

Dopo la celebrazione della Messa nella parrocchia di San Dalmazzo, presso l’hotel Navize-Te, prima del pranzo sociale con oltre 400 persone, si è svolta la celebrazione ufficiale del quarantennale con l’intervento delle autorità e la consegna delle benemerenze ai donatori e delle borse di studio ai loro figli. Erano presenti, oltre al presidente dell’Avis, Piero Morano, il segretario, Adriano Borgetti, che ha fatto gli onori di casa, il vicepresidente, Renzo Fronti, il sindaco di Borgo, Pierpaolo Varrone, il vicesindaco, Gian Paolo Beretta, l’assessore Luisa Giorda, il consigliere provinciale Piermario Giordano, il presidente onorario dell’Avis di Borgo, Remo Dutto, il direttore sanitario, Franco Armellini, il presidente provinciale Giorgio Groppo, il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (che ha collaborato con l’Avis nell’acquisto di un nuovo pulmino), Fulvio Molinengo; erano anche presenti il vicesindaco di Roccasparvera ed il sindaco di Robilante per premiare i loro concittadini, e le signore Nuccia Tomatis, madrina della sezione di Borgo fin dalla sua fondazione, e Margherita Fiore, moglie del primo presidente, Giuseppe Fiore, a cui è stata intitolata l’associazione dopo la sua morte.

L’attività annuale dell’Avis è stata illustrata dal presidente Morano: oltre 600 donatori attivi, più di 25mila donazioni, 43 nuovi donatori iscritti, 2.300 sacche di sangue consegnate al centro trasfusionale di Cuneo, oltre 90 benemerenze e una speciale per Massimo Andreis, che a 45 anni ha effettuato 208 donazioni. Infine le attività sportive nello sci, nel podismo, nel calcio e la collaborazione con il Kappa Team, nato per ricordare il donatore Fabrizio Parola scomparso prematuramente 2 anni fa. Tutti gli interventi hanno messo in luce l’importanza del volontariato e dell’Avis, con il dono silenzioso e gratuito del proprio sangue per aiutare altre persone che ne hanno bisogno.

“Le tre mani che sono il simbolo dell’Avis rappresentano nel modo migliore l’associazione – ha commentato il sindaco Varrone - non ci sono i volti delle persone, si dona e si riceve senza sapere a chi si dona e da chi si riceve. È il volontariato più sincero, gratuito e vero, quello che si fa senza aspettarsi un ringraziamento”. Il primo cittadino ha quindi consegnato al Presidente dell’Avis la medaglia del Comune di Borgo San Dalmazzo.

Infine il direttore sanitario, Franco Armellini, ha donato da parte dell’Avis alla casa di riposo “Padre Fantino” delle attrezzature mediche. “Gli anziani non devono avere un ruolo marginale nella società – ha spiegato - è importante incontrare chi è passato prima di noi attraverso le difficoltà, ha accettato sfide e le ha vinte. Può raccontarci storie, darci consigli e suggerimenti, indicarci il percorso giusto; farci capire che per ottenere le cose servono impegno, perseveranza, lavoro e sacrificio e insegnarci che ciò che si ottiene con la fatica si apprezza di più e dà soddisfazioni più grandi. Infine la casa di riposo ci mostra come sia possibile l’integrazione: non ci sono infermiere italiane, ma sono tutte straniere, di diverse provenienze, culture, tradizioni e religioni. Questo è il messaggio che la “Padre Fantino” ha per la società”.

                                                          I PREMIATI


- Attestato di benemerenza con medaglia d’oro per il raggiungimento delle 200 donazioni a Massimo Andreis

- Diploma con distintivo in oro e smeraldo per 100 donazioni a Michele Borsotto

- Diploma con distintivo in oro e rubino per 75 donazioni a: Claudio Beccaria, Roberto Esposito, Bartolomeo Lerda
- Diploma con distintivo in oro per 50 donazioni a: Davide Aime, Daniela Botto, Danilo Caranta, Livio Cavallera, Aldo Comba, Enrica Fantino, Marco Garino, Silvana Giordanengo, Franco Mittone, Piero Paganini, Maria Jose Serretta, Emilia Sivestro.

- Diploma con distintivo in argento dorato per 24 donazioni a: Cristina Beccaria, Andrea Beretta, Piera Brondello, Armando Bruno, Dario Calvo, Ezio Fantino, Danilo Filiputti, Roberto Giraudo, Maurizio Giroldo, Giuseppina Goletto, Italo Goletto, Valerio Gribaudo, Stefania Meinero, Anna Maria Prato, Lucia Risso, Roberto Rosso, Marco Viale.

- Diploma con distintivo in argento per 16 donazioni a: Maura Alberti, Patrizia Barello, Graziella Bobocca, Fabrizio Casula, Gianni Dino Deidda, Mirella Falcade, Mauro Giordanengo, Mattia Giorgis, Orsola Guida, Alberto Marino, Wilma Martini, Riccardo Molineri, Ivano Musso, Davide Pantaleo, Roberto Pecollo, Diego Pellegrino, Giovanni Re, Marisa Rinaudo, Roberto Risso, Luca Rovera, Roberto Rovera, Gianbattista Senis, Lanfranco Zuin Giuseppa Zuppardo. Diploma con distintivo in rame per 8 donazioni a: Mario Badoino, Gianpier Luigi Belotti, Laura Bongioanni, Angela Castello, Roberto Chiapello, Pina Vilma Conte, Valter Costamagna, Brunella Dardanelli, Sara Di Falco, Giuseppe Fantino, Francesco Ferrara, Donatella Filippi, Fulvio Fossati, Cinzia Giraudo, Giuliana Giraudo, Stefania Giraudo, Emanuela Graglia, Ellis Martini, Laura Massucco, Roberto Occelli, Dario Oliva, Andrea Pegolotti, Gianpaolo Pellegrino, Fabio Perona, Massimo Pettenuzzo, Enrico Piccardoni, Piercarla Rossi, Aldo Servetti, Fabiano Servetti, Alberto Tomatis, Noemi Maria Viano, Laura Vione.

                                                      Borse di studio

- Scuola Media Inferiore: 3 borse di studio da 200 euro a: Giorgia Barale, figlia del donatore Fabrizio Barale – ha frequentato la Prima Media con la media di 9,50; Cristina Cometto, figlia del donatore Alberto Cometto – ha frequentato la Seconda Media con la media di 8,83; Andrea Pellegrino, figlio dei donatori Gianpaolo Pellegrino e Marisa Ghibaudo – ha frequentato la Terza Media con la media di 9/10.

- Per la classe Terza Media Inferiore borsa di studio alla memoria di Dario Fantino del valore di 250 euro a Rachele Rosso, figlia del donatore Roberto Rosso – votazione finale 9/10 – a parità di votazione le è stata assegnata la Borsa "Dario Fantino" per il maggior numero di donazioni effettuate dal padre, rispetto ad altro concorrente.

- Scuola Media Superiore: 3 borse di studio da 250 euro a: Letizia Revello, figlia del donatore Paolo Revello – ha frequentato il primo anno del Liceo Classico di Cuneo con la media di 8,36; Edoardo Burzi, figlio del donatore Mario Burzi – ha frequentato il secondo anno del Liceo Scientifico di Cuneo con la media di 9,08; Chiara Merlo, figlia del donatore Franco Merlo – ha frequentato il terzo anno dell’Istituto Magistrale di Cuneo con la media di 8,85.

- Borsa di studio di 350 euro alla memoria di Fabrizio Parola per la migliore maturità della Scuola Media Superiore a Andrea Peano, figlio del donatore Giovanni Peano – ha conseguito la maturità alla Scuola Alberghiera di Dronero, Tecnico dell’Arte Bianca, con la votazione di 92/100.

- Maturità Scuola Media Superiore: 2 borse di studio da 300 euro a: Andrea Gribaudo, figlio del donatore Valerio Gribaudo – ha conseguito la Maturità alla Scuola Alberghiera di Dronero, Tecnico dell’Arte Bianca, con la votazione di 90/100; Elena Menardi, figlia dei donatori Alberto Menardi e Isabelle Vergè - ha conseguito la Maturità all’Istituto Magistrale di Cuneo con la votazione di 85/100.
 

Barbara Reghezza

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