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Al Direttore | 21 gennaio 2011, 16:11

Troppe previsioni di alloggi nuovi a Cuneo, meglio restaurare l'esistente

Ci scrive Manuele Isoardi del MoVimento 5 Stelle: "Son convinto che così si possa rilanciare quella economia di vicinato tanto bistrattata rendendo la nostra città non un insieme di palazzi venduti e vuoti"

Nell'area ex F5 sorgeranno tre palazzi

Nell'area ex F5 sorgeranno tre palazzi

Riceviamo e pubblichiamo:

Il 17 Gennaio ho partecipato all’incontro organizzato dal comitato di quartiere di Cuneo Nuova nel quale si è parlato del futuro dei Giardini Stoppa, oltre che della scuola dell’infanzia del territorio del quartiere medesimo. Piacevole è stato notare la massiccia presenza di cittadini (circa 80) che hanno affollato la piccola sala del centro anziani del Cuore Immacolato, cogliendo impreparati gli stessi organizzatori, che ne sono stati favorevolmente colpiti.

Rispondendo alla domanda del comitato circa il futuro dei Giardini sopra citati, il nostro Sindaco Valmaggia ha descritto un progetto che prevede la parziale distruzione degli stessi a favore della costruzione di un palazzo, quale compensazione per poter utilizzare il parcheggio di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. Questa scelta è sicuramente dettata dalla crescente esigenza che ha l’amministrazione comunale di poter fornire parcheggi per le automobili per i residenti e i lavoratori che gravitano sulla zona, dove è presente anche l’ospedale, che rende la fame di posti auto insaziabile.

E’ noto che un mezzo che i Comuni hanno per incamerare del denaro sia quello di concedere la possibilità ai vari palazzinari di costruire, ma qui si percepisce un sottile ricatto dei possessori della piazza che, di fatto, impongono le loro scelte e si sentono liberi di fare come vogliono (nulla di nuovo,comunque!). E’ deludente non sentire neanche una parola,nemmeno un accenno, ad una mobilità sostenibile, invitando e proponendo mezzi di trasporto collettivi, fornendo da una parte la possibilità di muoversi in città più liberamente e dall’altra offrire una comodità di orario e di frequenza tali da servire lo studente, il lavoratore e coloro che desiderano servirsi dei negozi e degli uffici della città. Capita così che per avere dei posti auto in più si accetta di avere dei palazzi in più, che si portano come naturale conseguenza auto in più in circolazione: alla fine della storia si è punto e a capo e non si è risolto nulla.

Contemporaneamente lo stesso Sindaco ha comunicato il progetto dell’amministrazione provinciale che prevede la vendita di quello che era il Centro di Lavoro Protetto e dell’I.P.I. (Istituto Provinciale Infanzia) dietro il liceo scentifico. Inutile dire che al posto verrebbe costruito un altro palazzo (e 2). Ironia vuole che una parte sarebbe destinata a verde pubblico avente una metratura superiore a quella sottratta ai giardini Stoppa (mha!). La Provincia compierebbe questo gesto per fare cassa e così da poter costruire una nuova ala nel retro del palazzo della Provincia (al posto dell’ex dispensario) in via Massimo D’Azeglio (e 3).

Si constata che insieme ai nuovi palazzi previsti nella zona F5 (zona tra villa Invernizzi e chiesa Cuore Immacolato) saranno,nei prossimi anni, disponibili molte decine di alloggi dai costi notevoli, almeno per persone che vivono di stipendio operaio. Mi chiedo: ma i cittadini cuneesi hanno tanto denaro così nelle loro tasche da investire nel “Mattone”? Posso rispondere:”Ben per loro”. Ma una domanda mi sorge spontanea:a forza di costruire, l’offerta di alloggi non rischia di superare (e di molto) la domanda degli stessi?. Non rischia questo di portare ad una svalutazione collettiva degli alloggi disponibili e di tutti quelli che in questi anni vengono acquistati ,magari accendendo mutui onerosi e lunghissimi, sempre che vengano concessi, visti i tempi?

Ritengo che a tutela degli investimenti di coloro che questi mutui li hanno, spesso giovani coppie, sia imperativo porre un freno a queste ennesime costruzioni. Per salvaguardare il valore stesso delle loro case. Da molte parti si levano le associazioni che invocano lo "Stop al consumo di territorio” ed andrebbero ascoltate. Le loro iniziative nascono dalla presa d’atto che non ha senso devastare territori sempre maggiori per colarci sopra cemento e visto quanti cartelli di “Affittasi” e “Vendesi” si leggono passeggiando per Cuneo ritengo che sia un suggerimento oculato che le nostre amministrazioni dovrebbero ascoltare. L’esigenza di “Fare Cassa” non autorizza chi sta al comando del Comune a depredare come sciacalli il territorio cittadino.

Suggerisco ai cuneesi con il portafoglio gonfio di acquistare i tanti alloggi in vendita già realizzati e ristrutturarli secondo i dettami dell’efficientazione energetica, così gli imprenditori del cemento potranno ottenere del lavoro, magari impostato diversamente, ma soprattutto tanti vetrai, falegnami, muratori, idraulici, elettricisti e decoratori continueranno a lavorare e a creare reddito per le loro famiglie alimentando il mercato cittadino. Son convinto che così si possa rilanciare quella economia di vicinato tanto bistrattata rendendo la nostra città non un insieme di palazzi venduti e  vuoti, ma un insieme di quartieri di dimensioni più ragionevoli e pulsanti di vita, con famiglie giovani o meno giovani che riscoprono la città come un luogo bello dove vivere e dove crescere i propri figli.

Cordiali Saluti

Manuele Isoardi - Movimento 5 Stelle Cuneo

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