Si insedierà il prossimo 19 settembre il Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte: sessanta amministratori locali di tutta Regione, che rappresentano Provincie, Comuni e Comunità Montane. Un nuovo organismo (non retribuito) previsto da una legge regionale, che rappresenta il primo e principale raccordo tra l'Ente Regione e il sisteme delle autonomie locali. Praticamente ogni legge in discussione in Consiglio Regionale che riguardi problematiche inerenti gli Enti locali, dovrà essere passata al vaglio di questa specie di "seconda camera" della Regione Piemonte per un parere obbligatorio, che la Regione può non accogliere solo in modo motivato.
Ne fanno parte i Presidenti delle Provincie ed i Sindaci dei Capoluogo (tra cui quindi i cuneesi Gianna Gancia ed Alberto Valmaggia), cinque presidenti di Comunità Montane (tra cui Ugo Boccacci delle "Alpi del Mare" con sede a Robilante), due presidenti di comunità collinari, tredici rappesentanti
33 di comuni con più di 5.000 abitanti (tra cui la saluzzese Fulvia Artusio e Bruna Sibille Sindaco di Bra), venti rappresentanti di comuni con meno di 5.000 abitanti, di cui 11 montani (tra cui Renato Chinea di Garessio, Roberto Colombero di Canosio, Giacomo Lombardo di Ostana) e nove non montani (tra cui Nicola Chionetti di Dogliani e Mario Riu di Caramagna Piemonte). Ne fanno parte anche i Presidenti delle Associazioni rappresentative degli Enti locali, ANPCI, Lega Autonomie, ANCI, UNCEM, UPP: due di questi sono della Granda, Franca Biglio (ANPCI) e Lido Riba (UNCEM).
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venerdì 13 giugno
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Politica