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Al Direttore | 08 settembre 2011, 14:44

Complimenti al sangue freddo del cacciatore peveragnese, ma se ci faceva una foto...

Il signor Massimo esclude si trattasse di animali affamati, datta la stagione: "Probabile che incuriositi abbiano applicato una tattica di sorveglianza verso quella che hanno ritenuta un'intrusione nel loro territorio"

Immagine d'archivio

Immagine d'archivio

Buongiorno,

ho letto con interesse il resoconto del cacciatore Peveragnese riguardo l'incontro con i lupi nei pressi di Vernante, intanto per l'accortezza che ha avuto nel rapportarsi ai lupi tenendoli costantemente sotto controllo ed evitando di farsi cogliere dal panico, una fuga precipitosa potrebbe suggerire al predatore che si è facile preda e scatenare l'attacco, anche se ad onor del vero sono ormai oltre 200 anni che non se ne segnalano in Italia e 2 lupi sono un numero esiguo trattandosi di animali che cacciano in branco, escluderei anche l'ipotesi che si trattasse di esemplari particolarmente affamati data la stagione.

E' probabile che incuriositi abbiano applicato una tattica di sorveglianza verso quella che hanno ritenuta un'intrusione nel loro territorio, dobbiamo ricordare che per fortuna i pochi territori non antropizzati sono primariamente habitat per la fauna selvatica e noi dobbiamo saggiamente ritenerci ospiti.

Concludo complimentandomi per il sangue freddo dimostrato, peccato soltanto che non avesse con se una macchina fotografica od un cellulare con fotocamera atto a documentare lo straordinario incontro.

Massimo P.

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