Avanzano i lavori per il Nuovo Ospedale Alba - Bra a Verduno. La struttura è finita al 90% circa. Dal lato verso Alba s’intravedono le aree del D.e.a. (Dipartimento Emergenza e Accettazione), della rianimazione, dell’anestesia. Salendo la collina si arriva alla zona degenze dove è in corso l’installazione dei serramenti vetrati.
Scendendo scorgiamo la galleria centrale che divide in due il complesso. Sarà una piazza con bar, ristoranti, negozi aperti anche agli esterni e il Centro Unico di Prenotazione. Un’area coperta da vetrate trasparenti e arricchita di verde. Ai lati, la torre con gli studi medici in una struttura rivestita di rame. Sottoterra i due bunker di radioterapia. Dall’altro lato dodici sale operatorie distribuite su due piani.
Sotto il centro prelievi ha già le tubazioni per l’acqua calda e fredda e gli impianti di aria condizionata. L’impianto di riscaldamento di tutto il complesso sarà a pannelli radianti a soffitto.
Abbiamo visto il cantiere sabato pomeriggio 29 ottobre durante una visita guidata pubblica organizzata dalla Fondazione Nuovo Ospedale Alba - Bra Onlus d’accordo con l’Azienda Sanitaria Locale CN2, la struttura servizi tecnici diretta dall’architetto Ferruccio Bianco, in collaborazione dell’Ente Turismo Alba,Bra Langhe e Roero.
A farci da guida il direttore della Fondazione Nuovo Ospedale Luciano Scalise e l’ingegner Paolo Marengo dell’ufficio tecnico dell’Asl CN2. Secondo Marengo “Del nuovo ospedale si parla dal 1993 quando si è costituito un Comitato Promotore composto da diversi esponenti rappresentanti il territorio per un unico ospedale per Alba e Bra che fosse baricentrico e non fosse toccato dal Fiume Tanaro. Da qui la scelta del terreno collinare”, sostiene Marengo.
La prima pietra posta nel 2005. Il cantiere è partito con il risanamento collinare per mettere in sesto il terreno con problemi idrogeologici. Poi, nel giugno 2007 avviati i lavori per la realizzazione della struttura ospedaliera.
“L’Ospedale costa 160 milioni di euro nel suo complesso compreso l’acquisto dei terreni, il progetto, la messa in sicurezza delle aree intorno alla collina. Mentre la realizzazione della struttura costa 110 milioni di euro per 110 mila metri quadrati calpestabili quindi circa 1.000 euro al metro quadro”, afferma Marengo.
L’opera è realizzata con un contratto in concessione di costruzione e gestione dalla Società di Progetto M.G.R. Verduno 2005 S.p.A., consorzio controllato al 60% da Tecnimont S.p.A., per il 36% da Impresa Rosso S.p.A. e per il restante 4% da Gesto S.p.A..
“La Società ha vinto la gara d’appalto ed avrà per 20 anni la gestione dell’energia e della manutenzione in cambio di un canone annuale di 7 milioni e 280 mila euro: 1 milione l’anno andrà a coprire la quota del concessionario in fase di gara, i restanti 6 milioni e 280 mila copriranno la manutenzione e la gestione energetica”, dichiara Marengo sul nosocomio dove “il fine lavori è previsto per l’autunno 2013. Poi il collaudo e il trasloco. L'Ospedale dovrebbe essere operativo nel 2014”, afferma l’ingegnere.
Il nosocomio di Verduno sostituirà i due ospedali di Alba e Bra costruiti nel ‘700. Secondo Scalise “Avrà 541 posti letto. Le camere saranno per il 70% a un letto più accompagnatore e il restante 30% a due letti. Tutte le camere avranno servizi igienici interni. L’installazione di 400 bagni prefabbricati per le camere degenza è in corso. Poi ci saranno i bagni collettivi nelle sale d’attesa, nei corridoi e in altre aree”, dice Scalise.
Il direttore della Fondazione nata per raccogliere fondi utili ad arredare gli ambienti (sale di attesa, uffici, studi medici e ambulatori) del Nuovo Ospedale risponde poi a una domanda sull’entità della raccolta attraverso diverse iniziative e donazioni private: “È arrivata a 10 milioni e 700 mila euro, il 71% dell’obiettivo prefissato in 15 milioni di euro”.
Scalise parla poi del ruolo futuro della Fondazione anche in vista della prospettata ipotesi di scorporo dell'Asl CN2 e delle incertezze sulla futura gestione del nuovo Ospedale: “La Fondazione non chiuderà quando si aprirà l’Ospedale, ma continuerà a essere un braccio a sostegno dell’Ospedale di Verduno a prescindere da chi lo governerà. Noi siamo nati per sostenere l’Ospedale non per dare in giro i soldi. Sono i soldi della generosità, non della fiscalità. Vogliamo governare i soldi dei donatori in maniera trasparente e rigorosa. Andranno all’utilità esclusivamente di questo Ospedale”, assicura Scalise.