Come sta la Cr Saluzzo, in tempo di crisi? Secondo i vertici dell’azienda, il presidente Giovanni Andreis, il vice Giuseppe Savio, il nuovo direttore Mario Pavlin, il vice direttore Vanda Ferrato, è vincente il modello di una banca “di casa” piccola, attenta, autonoma e “liquida”.
Con dati e note peculiari alla mano, in conferenza stampa, a cui ha partecipato anche Laura Ponzalino della Fondazione della banca, i dirigenti hanno fotografato il business della Cassa di risparmio, in un’istantanea che riflette parallelamente la realtà economica del territorio.
Nel cuore dell’argomento si è giunti dopo un flash sul sistema bancario italiano, presentato dal presidente Andreis, che è anche membro nel Consiglio nazionale dell’Abi e del Comitato regionale dello stesso.“Nella nazione ci sono 33.500 sportelli, 320 mila dipendenti, un totale attivo di 3.500 miliardi. Una raccolta complessiva di 2.500 miliardi di euro”. E per chi dice che il Governo Monti è il governo delle banche, il presidente ribadisce“E’ una barzelletta. I costi sostenuti per salvare le banche sono pari a 0, mentre in Europa sono stati stanziati 2mila miliardi. Ci sono 433 provvedimenti normativi, 2 a settimana. Altro regalo di Monti è l’Irap, passata dal 3,69 al 4,65, ( per di più indeducibile) che con l’addizionale regionale va al 5,97 per cento”.
Il modello impresa della Spa saluzzese è stato poi tratteggiato da Andreis “Noi facciamo la banca tradizionale, non giochi di investimenti. La nostra politica è la tutela del risparmio, garantito dalla nostra solidità. Raccogliamo denaro e lo investiamo in famiglie ed imprese. Lavorando sul denaro degli altri abbiamo il dovere di stare attenti e impegnare i soldi solo quando c’è la matematica certezza. L’autonomia è il nostro grande valore. Come banca locale la CrSaluzzo continua, anche nella crisi, a sostenere il territorio stando al passo della situazione.
Con quale strategia? “Puntando sull’efficienza e redditività. Ci sono grandi gruppi che tagliano sul personale. Noi no. Investiamo sulla formazione: 8 mila ore per l’organico (206 dipendenti) nel 2011, analoga attività per l’anno in corso. Non piaceremo a tutti ma le imprese le sosteniamo fino alla fine”.
Il bilancio 2011 della Cr di Saluzzo, evidenzia, un incremento della raccolta diretta del 4,96 per cento sul 2010, pari a 877 milioni di euro. Un utile superiore ai 2 milioni di euro, contro i 3, 2 dell’anno prima e un patrimonio netto di 71 milioni già salito a oltre 76 a fine marzo dell’anno in corso.
In questi dati ci sono l’industriosità e il risparmio di Saluzzo, ha sottolineato il direttore Mario Pavlin, nella banca da un anno, in carica da un mese: “La raccolta in città è salita dal 42 al 48 per cento. Nella somma dei depositi di tutte le banche della città siamo la prima banca”.
Quale la linea guida? “Vogliamo rimanere piccoli e indipendenti, andare incontro al risparmio più semplice. – ha detto il direttore ponendo l’accento sul valore “storico” di essere banca del territorio, in cui ci si conosce tutti e ci si confronta - Senza dimenticare il sostegno alle industrie e all’economia locale. I nostri impieghi sono nella città di Saluzzo nell’ordine del 35 per cento del totale. Non avendo un gruppo bancario alle spalle, dobbiamo avere liquidità e questa, guadagnarla sul campo. L’andamento è stagnante, ma per fortuna la provincia di Cuneo è diversificata e gli imprenditori sono viaggiatori, contraddicendo la nomea di “bugia nen”. Per essere vincenti nella crisi bisogna immettersi nei mercati esteri e nel Saluzzese ci sono solidissime realtà che si sono create queste condizioni. Il settore frutta vive un momento difficoltà e la Coldiretti ha chiesto un intervento. Noi abbiamo aderito all’appello”.
La banca ha deliberato lo stanziamento di un plafond di 5milioni di euro a sostegno del comparto ortofrutticolo.
“Lavorare con costanza, dedizione e curiosità verso l’esterno è il nostro progetto – ha continuato Pavlin parlando del piano aziendale - Non sono previste al momento ulteriori espansioni con aperture di sportelli, ma sta crescendo il lavoro di banca on line, raggiungibile anche con linea telefonica ed è stato attivato un nuovo servizio di sicurezza creato dall’organizzazione interna: ”Sms Alert”.
In merito all’Ispezione della Banca d’Italia alla CrSaluzzo, di cui si parla, il presidente Andreis ne ha chiarito la natura “Vengono per controllare i crediti, la trasparenza, l’organizzazione antiriciclaggio. Noi ne siamo usciti indenni. Ci sono stati dati dei suggerimenti per operare con cautela”
Previsioni per il 2012.
“La situazione economica è stagnante e fare previsioni è difficile – ha ribadito il direttore - stesso trend dello scorso anno, meno fatturato nelle aziende, meno progetti di investimenti.
Speculare l’andamento alla CrSaluzzo, il primo trimestre del 2012 ha evidenziato una raccolta in linea con il 2011, una richiesta di crediti statici. Le commissioni stanno andando bene per i prodotti assicurativi di composizione più tranquilla”.
“Non c’è paura, né l’atteggiamento di piangersi addosso” - ha concluso il presidente Andreis - come non si piange addosso il mondo agricolo cuneese e ci sono orecchiamenti di iniziative del comparto ortofrutticolo, tecnologicamente più avanzato, capace di andare fuori dai confini. Con più possibilità di uscire dalla crisi”.
Il cappello di chiusura lo ha posto l’intervento di Laura Ponzalino della Fondazione Cr locale: “Diamo al territorio quello che riceviamo dalla Banca. Cresce la Cr, cresce il territorio. Distribuiamo ciò che è avanzato dall’esercizio precedente. Per quanto riguarda il bilancio del 2011, saremo pronti con le erogazioni nel mese di giugno, dopo le osservazioni del Ministero a cui è già stata inviata la documentazione relativa”.