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Attualità | 23 agosto 2013, 21:51

Il sindaco di Saluzzo a Roma per incontrare il Prefetto Pria, Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno

Oggetto dell’incontro le problematiche connesse alla presenza di lavoratori stagionali sul territorio cittadino. Il Prefetto si è impegnato a fare si che “vengano rimossi gli eventuali ostacoli che, a livello regionale e provinciale, hanno fino ad oggi reso difficoltosa la collaborazione con il comune di Saluzzo”

Migranti in coda davanti alla Caritas di Saluzzo per un pasto

Migranti in coda davanti alla Caritas di Saluzzo per un pasto

Nella giornata odierna, venerdì 23 agosto, il sindaco di Saluzzo, Paolo Allemano, accompagnato dal consigliere comunale Gianluca Arnolfo, è stato ricevuto a Roma, presso il palazzo del Viminale, dal Prefetto Angela Pria, Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, per un approfondimento sulla difficile situazione relativa alla massiccia e sempre crescente presenza di immigrati stranieri in cerca di lavoro nella frutticoltura. All'incontro erano presenti, oltre al Prefetto Pria e alla delegazione saluzzese, due dirigenti del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, ed un funzionario del Ministero per l'Integrazione.

Il Prefetto Pria e gli altri dirigenti e funzionari presenti – recita il comunicato stampa diffuso in serata - hanno ascoltato con attenzione ed interesse il resoconto della situazione Saluzzese, manifestando apprezzamento e condivisione circa le linee di azione fino ad oggi sperimentate dalla Città. Senza nulla togliere alla drammaticità della situazione sul piano umanitario, i dirigenti ministeriali hanno osservato che la gestione dell'accoglienza nel rispetto della legalità, il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria sia per la facilitazione dell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, sia nell'organizzazione dell'ospitalità, la collaborazione delle forze dell'ordine nel controllo del territorio, l'assenza di fenomeni di caporalato, la presenza significativa del volontariato organizzato nell'assistenza ed accoglienza, rendono l'esperienza saluzzese abbastanza unica e particolare rispetto a molte altre situazioni presenti sul territorio nazionale”.

In proposito i dirigenti ministeriali hanno fatto presente che “l'ubicazione geografica del comune di Saluzzo fa si che esso non possa essere considerato un territorio di prima linea sul fronte delle problematiche dell'immigrazione, e che sono altre le parti del nostro territorio che vivono purtroppo in questo momento situazioni di vera emergenza”.

Il Prefetto ha poi invitato l'amministrazione a lavorare in sinergia con il comune di Torino, che vive un problema analogo legato alla massiccia presenza di profughi fuoriusciti dai centri di accoglienza nei mesi scorsi, al fine di predisporre progetti per reperire finanziamenti sul fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini dei paesi terzi (fondo FEI) per gestire l'accoglienza.
Allemano ha poi espresso al Prefetto le “preoccupazioni dell'Amministrazione circa le eventuali situazioni di emergenza che potrebbero venirsi a creare nell'accampamento a causa di eventi eccezionali, di natura sanitaria o anche solo metereologica”.

Eventuali ma non improbabili ed improvvisi abbassamenti delle temperature – cosa già verificata lo scorso anno - potrebbero causare seri problemi sanitari all'elevato numero di persone che vive senza un riparo sufficiente. Per questa ragione l'amministrazione ha “più volte sollecitato le autorità locali competenti in materia di protezione civile, al fine di predisporre un piano di intervento in grado di garantire l'attivazione tempestiva delle opportune misure in caso di emergenza, senza tuttavia ottenere, fino ad oggi, una risposta positiva”.

Il Sindaco ha precisato di avere interessato del problema anche l'onorevole Fassino, Sindaco di Torino e presidente nazionale dell'Anci, chiedendo il supporto del settore protezione civile dell'associazione dei comuni italiani.

Il Prefetto ha sottolineato che la situazione descritta rappresenta in effetti una situazione di potenziale “emergenza di tipo B”, affrontabile con le risorse già disponibili nell'ambito dell'attività organizzata di protezione civile ed ha assicurato il proprio interessamento “affinché vengano rimossi gli eventuali ostacoli che, a livello regionale e provinciale, hanno fino ad oggi reso difficoltosa la collaborazione con il comune di Saluzzo, e si è impegnata a portare il problema all'attenzione del tavolo di coordinamento delle protezioni civili regionali, che si riunisce nel pomeriggio presso il ministero dell'Interno”.

W.A.

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