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| 17 maggio 2014, 20:26

Le 'Strade del Vino in Sardegna', sette itinerari nelle zone delle produzioni a marchio Doc e Docg

Dei sette itinerari ben quattro partono da Cagliari per arrivare a Nuoro e Oristano e nella stessa Cagliari. Sono quelli del Cannonau, del Monica, del Carignano del Sulcis e del Nuragus

Le 'Strade del Vino in Sardegna', sette itinerari nelle zone delle produzioni a marchio Doc e Docg

Il clima mite, il sole, i terreni calcarei, l'aria salmastra, e il vento di maestrale rendono i vini della Sardegna amabili e profumati, forti e nobili. Ed è per questa peculiarità che sono nate le ‘Strade del vino’, itinerari creati per offrire gite, visite, soste e degustazioni della gastronomia sarda e del suo vino, contribuendo, allo stesso tempo, a far conoscere al turista usi e costumi degli abitanti dell'isola, luoghi storici, archeologici, paesaggistici. Gli itinerari che rivestono una certa importanza sono sette e coprono quasi tutto il territorio isolano grazie, anche, ad una buona viabilità. Ciascun percorso prende il nome del vino che lì vi predomina. Dei sette itinerari ben quattro partono da Cagliari per arrivare a Nuoro e Oristano e la stessa Cagliari. Sono quelli del Cannonau, del Monica, del Carignano del Sulcis e del Nuragus. Un altro itinerario riguarda esclusivamente Oristano per quel che concerne la Vernaccia. L'itinerario del Malvasia di Bosa che comprende il territorio di Bosa in provincia di Nuoro. Infine il percorso del Vermentino compreso tra Olbia, Sassari e Alghero.

Il Cannonau è prodotto in varie parti della Sardegna fin dall'antichità e il suo vitigno pare che provenga dalla Spagna. Questo vino è prodotto soprattutto nella parte sud-orientale dell'Isola, dal Sarrabus al Gerrei in provincia di Cagliari, e dall'Ogliastra alla Barbagia in Provincia di Nuoro. Il percorso prevede, quindi, la partenza dal capoluogo di regione fino a Nuoro, passando per Villasimius dalla S.S. 130 risalendo verso nord attraverso Castiadas, Muravera, Jerzu, Tortolì, Dorgàli, Orosei, Oliena, Orgosolo e Mamoiada.

Il percorso del Carignano del Sulcis si articola lungo i monti del Sulcis e in parte dell'Iglesiente con alcune diramazioni, la più importante delle quali va da Giba, si addentra nel Sulcis toccando le località di Santadi, Narcao, Perdaxius. Partenza da Cagliari, dalla S.S. 130 diretta ad Iglesias si toccano le prime tappe di Elmas, Assemini e Decimomannu. In quest'ultimo centro si lasciano a destra la S.S. 130 diretta a S. Sperate e a Monastir, e la 196 diretta a Villasor. Dopo due km si arriva ad un incrocio che a destra porta a Villaspeciosa e Decimoputzu, a sinistra a Uta. L'itinerario prosegue lungo la S.S. 126 che da Iglesias conduce all'Isola di S.Antioco, e successivamente immettendosi nella S.S. 195 che attraversa le località di S. Giovanni Suergiu, Giba, Teulada, Pula e Sarroch prima di far ritorno a Cagliari. Storicamente il Carignano del Sulcis era un vino forte e molto alcolico, miscela essenziale per ottenere un robusto vino da taglio. Attualmente le cose sono cambiate. Non è più un vino da taglio, ma un ottimo vino da pasto, un buon rosso con gradazione alcolica non eccessiva, grazie ai processi di vinificazione.

Il Malvasia di Bosa viene prodotto nell'area della Planargia. Il suo itinerario parte da Oristano, attraverso la S.S. 292 tocca S. Caterina di Pittinuri giungendo a Cuglieri, e da qui con possibilità di diramarsi verso Santu Lussurgiu, Abbasanta e Ghilarza. Da Cuglieri il percorso prosegue per Tresnuraghes, Flussio, Sagama, Tinnura, Suni, Magomadas, Modolo e Bosa che dista solo 23 km da Macomer. Quindi proseguendo sulla S.S. 131, detta Carlo Felice, si giunge a Bonorva. Il rientro a Bosa prevede l'attraversamento di altri due paesi facenti parte dell'area del Mandrolisai e del Campeda e sono rispettivamente Pozzomaggiore e Padria. Questo squisitissimo vino si può trovare nelle versioni ‘dolce naturale’, ‘secco naturale’, ‘liquoroso dolce’, ‘liquoroso secco’, questi ultimi due difficilissimi da trovare. Il Malvasia, pregiatissimo vino sardo, è maggiormente diffuso nella versione 'secco naturale' con gradazione alcolica 15%.

Il vitigno Monica è il più diffuso in Sardegna, in pratica si trova ovunque con le sue ovvie differenze qualitative. La D.O.C. fa una distinzione fra il Monica di Sardegna e il Monica di Cagliari. La zona dove maggiormente è prodotto è quella compresa fra Cagliari, Iglesias e Oristano ed è il più rappresentativo fra i vitigni rossi. L'itinerario del Monica parte da Cagliari per poi snodarsi attraverso le campagne di Decimomannu, Villasor, Serramanna, Samassi, Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini, S. Gavino Monreale, Sardara, Mogoro, Uras, Terralba, Arborea, Oristano.

Il Nuragus è uno dei vitigni più diffusi in Sardegna, il cui vino bianco a D.O.C. è richiestissimo. Ha origine da una pianta antica, forse autoctona o importata dai Fenici. Il vitigno Nuragus è maggiormente coltivato in provincia di Cagliari, di Oristano e a Nuoro nei Comuni di Orroli, Nurri, Nuragus, Serri, Escolca, Gergei, Isili, Nurallao e Genoni. L'itinerario della ‘Strada del Nuragus’ comprende anche le campagne di Dolianova, Donori, S. Andrea Frius, Senorbì, Suelli, Mandas, Gesturi, Barumini, Villamar, Furtei, Sanluri, Serrenti, Monastir, Sestu.

A nord dell'Isola, da Olbia ad Alghero, è coltivato un vitigno molto qualificato e rappresentativo: il Vermentino. Le aree più interessate a questa coltura sono la Gallura, l'Anglona, il Turritano, la Nurra e il Logudoro. Il tragitto di questo vino parte da Olbia e termina ad Alghero attraversando in lungo e in largo tutta la parte nord della Sardegna. La vite del Vermentino è coltivata soprattutto nei Comuni di Telti, Monti, Berchidda, Oschiri, Tempio Pausania, Aggius, Calangianus, S. Antonio, Arzachena, Palau, S. Teresa di Gallura, Vignola, Trinità d'Agultu, Badesi, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sennori, Porto Torres, S. Maria la Palma, Fertilia e Sassari.

Il vitigno Vernaccia di Oristano e di origine autoctona. I Comuni in cui maggiormente è prodotto il Vernaccia sono Oristano, Cabras, Solarussa, Tramatza, Milis, S. Vero Milis, Baratili S. Pietro, Riola Sardo, S. Salvatore, S. Giovanni Sinis, Tharros, Torre Grande.

Fonte: webinsardina.com - lestradedelvino.com

da Cagliari - Antonella Guglielmi

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