St. James Infirmary è il blues scelto da Paolo Perotti per salutare con le note del suo sax contralto Marco Umana, scomparso un sabato d'agosto. Un commosso omaggio che con altri musicisti e amanti del jazz cuneesi dedica al fondatore in Via Santa Croce del Club Jazz e poi, nel nuovo millennio, di quel Jazz Club che, con alterne vicende, ha offerto musica di qualità e momenti di emozione e di svago fino al 2013. Operazioni coraggiose in una Cuneo che spesso tarda a capire quali siano le vere iniziative culturali che nascono in città.
E non sempre gli stessi utenti (musicisti e spettatori) hanno dimostrato di comprenderne il valore. A periodi di grande partecipazione e creatività (concerti e mostre d'arte, jam session, master, spettacoli, presentazione di libri, un festival) si sono alternati momenti di difficoltà, di crisi che, soprattutto di carattere economico, hanno fatto segnare preoccupanti battute d'arresto. Ma Marco si è sempre battuto con forza per mantenere in piedi la sua creatura, pagando di persona la sua ostinazione.
Certo alcune iniziative azzardate e posizioni contraddittorie, unite a una brutta vicenda incorsa nell'attività lavorativa di consulente del lavoro, non hanno favorito un buon esito dei suoi progetti, sono stati anzi l'inizio di un malessere presto tramutatosi in vera e propria malattia. Questo dovevo dire, per evitare un arido e retorico necrologio a un amico che ho frequentato con grande affetto da quarant'anni a questa parte. E con affetto l'hanno seguito i suoi familiari e intimi, da Denise ai fratelli e ai figli, a Massimo che l'ha assistito fino all'ultimo, a tanti altri che hanno tentato di stargli accanto anche quando più tendeva ad isolarsi. Lo stesso affetto e stima che hanno dimostrato amici e musicisti che si sono radunati per l'ultimo saluto.
L'impegno, e speriamo che neppure questa sia solo frase di convenienza, è quello di mantenere viva l'anima delle sue intenzioni: un primo passo sarà quello di dedicargli il prossimo festival cuneese del jazz, cui dovranno seguire azioni concrete, iniziative comuni, dimostrazioni di tenacia almeno pari a quella che caparbiamente Marco ha mantenuto fino all'impossibile.















