E’ ancora interrotta la strada provinciale del Vallone di Elva. Ad un mese - era l'11 dicembre - dalla frana che ha bloccato la strada, non sono ancora iniziati i lavori di rimozione di rocce e pietre dalla carreggiata. Il paesino della Valle Maira è rimasto isolato anche durante le Festività.
Serve un investimento importante per la messa in sicurezza della strada, ma al momento pare che il denaro non ci sia. Sono una trentina i residenti che trascorrono l’inverno a Elva. Con la provinciale del Vallone bloccata l’unica altra via di collegamento con la valle è la provinciale di Stroppo, strada molto pericolosa, che obbliga a salire a 2000 metri di quota. Insomma, per arrivare a Cuneo ci vogliono circa due ore di viaggio.
Si è parlato proprio di questo, oggi, in una riunione presso la sede della Provincia, competente su quel tratto di strada. "Riunione in Provincia sul problema dei collegamenti con il Comune di Elva con il viceministro Olivero, Patrizia Manassero, Mino Taricco e Alberto Vamaggia. Dobbiamo trovare le risorse per evitare che il comune rimanga isolato. Serve un intervento del governo e come Regione faremo la nostra parte. Elva rappresenta il luogo simbolo per misurare la capacità della politica di non abbandonare la montagna" - ha scritto l'assessore regionale Francesco Balocco su Facebook.
Tra i presenti anche Roberto Colombero, consigliere provinciale e presidente dell'Unione Montana Valle Maira. Era stato proprio lui, lo scorso 3 gennaio, a pubblicare una lettera inviata a tantissimi esponenti della politica locale, per invitarli a considerare il grave disagio di Elva e di tutti coloro che continuano a vivere in montagna.
Colombero ha ricordato la storia della strada del Vallone: "una storia di uomini, una storia di una comunità, una storia di una valle. Una storia partita nel 1881, terminata nel 1956 e che oggi, nel 2015 rischia di chiudersi per sempre. Questa strada Provinciale ormai non permette più di essere percorsa in sicurezza: l’ultima frana di inizio dicembre rischia di essere la goccia di un vaso ormai colmo. Il vaso di scelte non fatte in un passato non così remoto in cui le finanze permettevano di poter investire sui quei 4-5 km più pericolosi, così che oggi quei pochi bambini rimasti e quei giovani che hanno delle attività potessero essere collegati con la SP 422 della Valle Maira senza dover percorrere un colle a 2000 mt in pieno inverno e 17 km di strada altrettanto insicura che raggiunge Stroppo attraverso il Colle delle Cavalline.
Con questa comunicazione, in veste di amministratore locale e provinciale, ma soprattutto di abitante innamorato della propria valle, voglio parlare alle persone, ai politici di tutti i livelli di buon senso che ancora rimangono e chiedere loro come possiamo, nel 2015, in Provincia di Cuneo, permettere che una storia come questa venga definitivamente cancellata e come un futuro di ragazzi e giovani venga mortificato perché le Istituzioni della Repubblica non sono in grado di garantire il diritto alla mobilità.
Colombero chiede un gesto di coraggio. Oggi la questione è stata trattata. La Regione proverà a fare pressioni sul Governo. Ma i tempi potrebbero allungarsi. Lasciando Elva e i suoi abitanti praticamente isolati.
















