Sono passati 30 anni dalla prima bottiglia di Blangè prodotta. Da quel 1985, esattamente tre anni dopo il primo impianto del vitigno autoctono di Arneis, la storia della famiglia Ceretto non è più stata la stessa.
Proprio negli anni in cui i vini rossi piemontesi vivevano il loro grande momento, Bruno e Marcello – già noti come i BaroloBrothers – decisero di puntare su un vino bianco. Una scommessa che si rivelò un’intuizione geniale per un vino diventato l’emblema della creatività delle cantine Ceretto, basti pensare che il 12% delle bottiglie di Arneis prodotte in Piemonte è rappresentata dal Blangè.
Negli 80 ettari di terreno distesi tra Vezza, Castellinaldo, Castagnito, Canale e Alba vengono prodotte ogni anno 600.000 bottiglie.
Questo bianco, fruttato, dal leggero perlage, oggi apprezzato in tutto il mondo, è un vino che, nel suo curioso nome alla francese, evoca un concetto di eleganza. Il termine Blangè – che come per ogni bottiglia Ceretto prende il nome dal vigneto - deriva da boulanger, il panettiere dal francesi lingua in passato molto diffusa sul territorio e che ancora lascia chiare influenze nel dialetto.Per celebrare il vino più rappresentativo dell’azienda, Ceretto sta organizzando una grande festa nel vigneto prevista in prossimità del solstizio d’estate.
Un appuntamento che intende omaggiare il territorio del Roero e ripercorrere gli avvenimenti più significativi degli ultimi 30 anni. La nuova annata di Blangè, disponibile a partire da marzo, sarà presentata in anteprima all’interno di WineMI, progetto che unisce cinque enoteche storiche di Milano con alcune importanti aziende vinicole italiane in vista di Expo 2015.
Dal 1 al 14 febbraio La Cantina di Franco, Cantine Isola, Enoteca Eno Club, Enoteca Ronchi, Radrizzani Drogheria Enoteca serviranno aperitivi speciali con i vini Ceretto: Dolcetto d’Alba Rossana 2013, Langhe Rosso Monsordo 2012, Moscato d'Asti I Vignaioli di Santo Stefano Belbo 2014 oltre ovviamente al Blangè che dal 12 febbraio, a ridosso di San Valentino, presenterà in anteprima nazionale nelle 5 enoteche milanesi la sua 30esima vendemmia.
Ma il 2015 porta con sé un’altra ricorrenza: i 10 anni dall’apertura dei ristoranti Piazza Duomo e La Piola.
Un altro investimento vincente per la famiglia Ceretto grazie soprattutto al sodalizio con Enrico Crippa, lo chef che dal 2012 ha ottenuto, per la prima volta nelle Langhe, la terza stella Michelin. I numeri che riguardano i ristoranti sono l’emblema di un successo non soltanto imprenditoriale, ma territoriale.
Più dell’80% della clientela dei ristoranti è straniera e grazie anche alla recente apertura delle 4 camere di charme adiacenti a Piazza Duomo, sempre più persone decidono di trasformare l’esperienza di una cena stellata in un fine settimana nel territorio. I coperti serviti da Piazza Duomo nel 2014 sono stati 8500 (contro i 6.900 del 2013 e i 6.500 del 2012) registrando quindi, grazie all’ampliamento della sala, un’ascesa del23% rispetto all’anno precedente mentre La Piola è passata dai 26.719 nel 2012 a 27.800 nel 2013 fino a 29.900 nel 2014 con un incremento del 7%.
L’incremento del fatturato per La Piola è stato del 12% mentre quello di Piazza Duomo del 27% rispetto al 2013.
“Nel corso dell’anno appena concluso sono state aperte 7957 bottiglie - afferma Vincenzo Donatiello, sommelier di Piazza Duomo - da una clientela pronta a spendere fino a 1550 euro per una bottiglia pregiata. Il record va ad un tavolo di 7 clienti tedeschi che hanno speso 4760 euro di vino. Circa il 60% dei vini consumati al ristorante sono rossi, tendenzialmente piemontesi capeggiati da Barolo e Barbaresco, mentre il 40% del consumo è di bianchi e champagne. Quest’anno circa l’85% degli ospiti proveniva dall’estero, il cliente più lontano arrivava dalla Nuova Zelanda, ma non sono mancati i gruppi numerosi come un importatore Maserati di Taiwan che ha invitato a Piazza Duomo una ventina di clienti affezionati”.
Tornando al vino, elemento centrale delle cantine Ceretto, il 2015 sarà ricordato anche come l’anno in cui si è lavorato sodo per riportare l'attenzione sulla vigna per poter ultimare, entro il 2016, la conversione dal convenzionale al biologico. Una grande sfida che sposa una nuova filosofia di produzione.
"L’obiettivo non è più quello di fare il vino perfetto - afferma l'enologo Alessandro Ceretto - ma quello che rispetti il territorio da cui proviene, che rifletta nel miglior modo possibile le peculiarità dell’annata e dei nostri preziosi e unici vigneti. Il tutto in un’ottica di costante ricerca e miglioramento della sostenibilità ecologica".
Per tutto l’anno, inoltre, Ceretto sarà importatore e distributore esclusivo per Coravin, uno straordinario strumento che consente di prelevare con un ago un bicchiere di vino da una bottiglia e lasciarla smezzata senza che il contatto con l’aria comprometta il contenuto.
Cresce del 45% sul 2013 l’attenzione per la selezione straniera Terroirs, vini, distillati e acque minerali provenienti da Francia, Spagna, passando per Portogallo, Austria, Germania e Svizzera distribuiti da Ceretto in esclusiva per l’Italia. Un incremento significativo che premia un progetto che vuole offrire sul territorio italiano una più ampia e variegata scelta di vini da piccole cantine internazionali, ormai 35 in catalogo.
Successo anche per il nuovo progetto ideato a 4 mani dall’azienda Relanghe specializzata nella produzione e lavorazione della Nocciola Piemonte I.G.P. e lo chef tristellato Enrico Crippa.
Nel 2014 Crippa ha elaborato una nuova ricetta per uno dei più classici dolci di Langa la Torta di Nocciole che subito è stata accolta con grande entusiasmo. Nel 2015 il sodalizio continuerà con nuove proposte per creare una nuova linea, sempre con la Nocciola come tema conduttore.
Lo spazio accoglienza e degustazione, noto a tutti come “acino” nella cantina Monsordo Bernardina di Alba, anche grazie al recente riconoscimento dell’UNESCO segna un incremento notevole di visite raggiungendo circa le 8 mila persone suddivise nei vari mesi dell’anno e facendo crescere il fatturato del 22,5%. L’aumento dei visitatori rispetto al 2013 è stato dell’8% con un curioso incremento non soltanto nei mesi autunnali, il periodo più tipico per visitare le Langhe, ma anche a luglio, agosto e dicembre. Il paese d’origine dei turisti giunti in cantina spazia dalla Germania agli Stati Uniti passando per la penisola Iberica, il Regno Unito, ma anche Brasile, Australia, Giappone, Corea, Russia e paesi scandinavi.
Prosegue anche il legame con l’arte contemporanea in collaborazione con il Comune di Alba. A metà settembre, e come d’abitudine per tutta la durata della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, inaugura una nuova mostra nel Coro barocco della Maddalena.
Dopo la mostra di Anselm Kiefer che ha raccolto 23.500 visitatori, toccherà alla grande artista americana Kiki Smith autrice degli interventi che interessano gli spazi interni ed esterni de La Piola. Lo stesso ristorante dal 2015 avrà un nuovo elemento nella collezione di “piatti del buon ricordo” creati ad hoc da artisti del calibro di John Baldessari e Robert Indiana.
Il pittore inglese Gary Hume, durante il suo soggiorno in Langa, ha creato un nuovo coloratissimo piatto d’artista per La Piola.
“Sono molti gli appuntamenti che ci vedono coinvolti nel 2015 - dichiara Roberta Ceretto - sempre con lo sguardo rivolto al nostro territorio e alla sua cultura che racchiude due aspetti a noi cari, quello materiale fatto di prodotti della terra e vini preziosi e rari e quello intellettuale che noi continuiamo a coltivare con iniziative d’arte contemporanea. Questo in fondo sarà il leit-motiv nel nostro paese per tutto il prossimo anno: “nutrire il pianeta, energia per la vita” è il tema dell’Expo, una grande opportunità che vede protagoniste proprio le realtà agricole che hanno saputo creare e investire nelle tipicità e unicità italiane per renderle le eccellenze che tutto il mondo ora ci invidia”.