Lunedi 11 maggio, tra la RSU della Bottero di Cuneo e la Direzione Aziendale, si è tenuto il previsto l’incontro sindacale per l’espletamento dell’esame congiunto a seguito della procedura di mobilità attivata dalla società ai sensi della legge 223/91 che coinvolge 72 lavoratori (tra diretti e indiretti).
Le posizioni delle parti erano già state illustrate nei due incontri che hanno preceduto la procedura vera e propria e riportate nell’ assemblea dei lavoratori.
La delegazione sindacale, ancora una volta, ha sostenuto con determinazione la necessità di definire in primo luogo un piano industriale aziendale che con adeguati investimenti , scelte di prodotto e recupero di efficienza sia in grado di rilanciare e riposizionare la Bottero sul mercato e di assicurare il mantenimento occupazionale negli stabilimenti piemontesi.
Per quanto riguarda i licenziamenti annunciati in procedura le segreterie di Fim Fiom Uilm provinciali e la Rsu hanno nuovamente respinto la scelta aziendale e riproposto la necessità di individuare soluzioni alternative, la prima delle quali è quella di privilegiare la mobilità volontaria incentivata in uscita senza escludere il ricorso agli ammortizzatori sociali disponibili.
Al termine dell’incontro le parti sindacali ed aziendali hanno convenuto sul seguente percorso da completarsi entro il 12 giugno 2015, data della nuova verifica e termine della c.d. fase sindacale prevista dalla legge:
- presentazione di un documento aziendale illustrativo di un piano industriale aziendale e di tutte le azioni previsto per il rilancio della società;
- avvio di colloqui individuali con tutti i lavoratori che manifestino una disponibilità alla mobilità incentivata
Su questi due punti si misurerà la possibilità di fare un accordo, il meno traumatico possibile, nell’interesse generale dei lavoratori e dell’impresa.
Mercoledì 13 maggio è prevista una manifestazione congiunta dei lavoratori della Bottero Trana e Bottero di Spinetta. Le RSU dei due stabilimenti hanno concordato un’ iniziativa unitaria di presidio presso lo stabilimento di Cuneo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni contro i 120 licenziamenti (48 a Trana e 72 a Cuneo) tra le 8 e le 12, con sciopero.