I contatori scorrono senza soluzione di continuità, s’intravedono cifre incomprensibili, mentre l’attesa si fa sempre più ansiogena. Poi, in maniera fulminea e repentina, compare in sovrimpressione il verdetto: Proserpio 44%, Vicoforte 56%. È ufficiale: il ristorante “Albero Fiorito” di frazione Moline ha vinto la finalissima della rubrica denominata “Campanile” e inserita all’interno del celeberrimo programma televisivo di Rai 1 “La Prova del Cuoco”.
“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”, amava asserire il compianto Nelson Mandela, e i fratelli Guido e Ivana Volume non hanno mai smesso di sognare, neanche quando il destino li ha costretti a scalare un autentico Tourmalet; gli chef vicesi, infatti, sono transitati indenni attraverso l’intero limbo della fase ad eliminazione diretta, sbaragliando tutti i loro avversari, che spesso partivano con i favori del pronostico per poi ritrovarsi puntualmente eliminati al termine della puntata.
Otto vittorie in 9 apparizioni sul piccolo schermo: i fratelli Volume hanno vestito i panni degli esploratori di un continente ignoto. Non sapevano fino a dove si estendesse, né cosa si sarebbero trovati di fronte. Hanno affrontato un cammino lungo e impervio, lasciandosi alle spalle il campo base e ogni forma di timore reverenziale, con il solo desiderio di andare avanti, per raggiungere il loro “Eldorado”; e ce l’hanno fatta, guadagnandosi il titolo di campioni d’Italia 2015.
L’apoteosi e l’estasi odierne sono indubbiamente frutto della perseveranza dei ristoratori vicesi, che hanno puntato con convinzione sulle eccellenze enogastronomiche della “Granda” per conquistare i telespettatori: in finale Ivana ha preparato un flan di formaggio Raschera accompagnato da prosciutto crudo di Cuneo e pere caramellate, sfumate con il vino Dogliani. Guido, dal canto suo, ha proposto la guancia di fassona piemontese con birra di grano saraceno e asparagi di Carmagnola. Una combinazione di sapori che si è rivelata determinante per infrangere i sogni di gloria dei cuochi lariani, reduci da 8 successi nella competizione.
Antonella Clerici e Giuseppe “Beppe” Bigazzi hanno inoltre accolto nuovamente in studio il Moro e la Bèla Monregaleisa, maschere tipiche della tradizione carnascialesca monregalese rivelatesi autentici talismani nelle ultime quattro puntate a cui hanno preso parte gli chef di frazione Moline.
A tal proposito, durante la trasmissione, il “Moro” (Carlo Giorgio Comino, pasticcere presso l’omonima caffetteria ubicata a Mondovì Breo) ha descritto in diretta le sue “risole”, delizie di sfoglia ripiene di marmellata di mele renette, molto apprezzate da entrambi i conduttori.
Tornando alla tenzone culinaria, non si poteva immaginare epilogo migliore per una cavalcata sensazionale, cominciata nel 2014 ed entrata nel vivo nelle ultime settimane, quando l’“Albero Fiorito” ha avuto la meglio, nell’ordine, sui ristoratori di Alba Adriatica, Crodo, Altare e, appunto, Proserpio.
Ai fratelli Volume è stata consegnata una targa ricordo e Guido ha voluto rivolgere “un sentito ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto per regalarci questo successo”. Ivana ha invece dedicato la vittoria “a mia mamma, che con i suoi insegnamenti mi ha permesso di raggiungere questo prestigioso traguardo”.